Andreas Breunig presenta a Napoli due serie di opere su tela che studiano il ruolo dell’informazione nella società odierna
La Galleria Alfonso Artiaco di Napoli presenta la mostra ANDREAS BREUNIG: L’informazione e i suoi apparati
Era poco più che ventenne Alfonso Artiaco quando inaugurò la sua galleria d’arte a Pozzuoli con una mostra collettiva straordinaria che proponeva opere di Carlo Alfano, Alighiero Boetti, Joseph Beuys, Enzo Cucchi, Luciano Fabro, Nino Longobardi, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Mario Schifano e Andy Warhol.
Nomi forti dell’arte contemporanea internazionale che hanno aperto la strada ad una galleria di qualità che oggi si concentra su Arte Povera, Arte Concettuale e minimale.
Da venerdì 10 novembre 2023 la galleria Alfonso Artiaco Contemporary Art Gallery presenta la mostra Andreas Breunig: L’informazione e i suoi apparati.
Nato nel 1983 in Germania, a Eberbach/Odenwald, Andreas Breunig vive e lavora a Düsseldorf e si esprime attraverso composizioni e violenti scontri di linee, che caratterizzano la sua pittura astratta.
Linee sensuali multicolori si intrecciano, spingendosi contro sfondi bianchi che lasciano lo spettatore a riflettere su dove ogni linea trova il suo inizio e la sua fine.
In ogni singola composizione, gli strati sono sovrapposti uno sull’altro per formare una composizione irregolare e carica.
La sua cifra artistica è una ricerca nella pittura come mezzo di comunicazione e interrogazione sulla nozione di creazione.
Questi sono pure i temi al centro della mostra di Napoli dove Andreas Breunig presenta due serie di opere su tela che studiano il ruolo dell’informazione nella società odierna.
Le sue opere a prima vista possono sembrare puro gesto pittorico, ma è proprio quello stesso gesto che in realtà è alla base di una ricerca seriale e oggettiva.
L’informazione è inevitabilmente vittima dell’interpretazione.
La sua origine potrebbe essere la scienza o semplicemente una credenza comune per cui le nozioni possono produrre sbocchi diversi, soprattutto nell’attuale generazione, che si basa sull’immagine.
L’artista cerca di trovare una nuova modalità di trasmissione senza perdere il significato ma cercando di descrivere ciò che sta accadendo.
Il primo corpus di opere, intitolato EXTANT (extended), si distingue per la sua audace ricerca di significato all’interno delle superfici e dei livelli della tela: rendendo visibile il suo sfondo, rivelando la differenza tra la tela e la sua base.
Nella seconda serie Protest Paintings/Miller-Urey Paintings si rivela come un approccio alla formazione delle proteste.
Conoscere permette di sviluppare quel senso critico che è alla base di ogni tipo di opposizione a un sistema.