#51 Felix Candela Sports center for the government of Kuwait, 1968

- LUOGO: VENEZIA - UNIVERSITA’ di ARCHITETTURA IUAV

- INDIRIZZO: Mostra online permanente

Il concorso del 1968 per un centro sportivo olimpico nel Kuwait, primo nella storia di un paese musulmano, fu una speranza e un’utopia.

#51 Felix Candela Sports center for the government of Kuwait, 1968

 

 

PETIT TOUR è un’iniziativa dell’Archivio progetti dell’Università di Architettura (IUAV) di Venezia.

Nato nel 1987 come struttura del Dipartimento di Progettazione, l’archivio ebbe la sua prima sede presso il Masieri Memorial, palazzina affacciata sul Canal Grande, il cui restauro rappresenta l’unico intervento a Venezia del grande architetto americano Frank Lloyd Wright.

Oggi l’Archivio è inserito nel Sistema Bibliotecario e Documentale dell’Ateneo veneziano.

Nella sua attività costante di ricerca e valorizzazione l’Archivio presenta online pillole di architetti famosi, che stimolano il desiderio di approfondimento e di conoscenza, aiutano il lavoro di ricerca e concorrono ad incrementare la sensibilità dei nuovi architetti ai valori del costruire nel terzo millennio.

Si tratta di schede molto essenziali nel testo, con una adeguata documentazione fotografica e bibliografica.

La scheda n° 51 è dedicata all’architetto messicano, nato a Madrid e vissuto gli ultimo trent’anni in america, Felix Candela (1910-1997) e al suo progetto di un centro sportivo per il governo del Kuwait del 1968.

La mostra, solo online, curata da Vittorio Bega presenta i disegni e le fotografie del modello relativo allo Sports center for the government of Kuwait, redatto nel 1968 da Felix Candela, presenti nel Fondo archivistico di Melchiorre Bega, donato all’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia dallo stesso curatore della mostra, Antonio Bega.

Le motivazioni della donazione sono particolarmente significative e confermano il prestigio che l’Archivio Progetti dell’Università IUAV ha conquistato con le sue attività di conservazione e valorizzazione del lavoro di architetti e designers.

Braga ha motivato la donazione con queste parole: Ho dato questi documenti perché vorrei non andassero persi: mi sono infatti molto cari perché ricordano l’incontro con un grande personaggio, seguito da una lunga e vera amicizia durata quasi trent’anni. In quel periodo io ero un giovane collaboratore dell’architetto spagnolo, allora attivo in Messico.

In merito al progetto, va sottolineato che il concorso per il Centro Sportivo Olimpico in Kuwait, primo nella storia di un paese mussulmano, era allora una speranza ed un’utopia: infatti non ebbe seguito.

Il concorso era per inviti, rivolto ad architetti noti anche come forti strutturisti: oltre a Felix Candela parteciparono Kenzo Tange, Pier Luigi Nervi e Richard Buckminster Fuller.

Il progetto di Felix Candela è composto da uno stadio, una piscina e un palazzo dello sport, un insieme che si adegua molto bene all’ambiente e al gusto arabeggiante del luogo, grazie anche alle coperture brillanti in rame della piscina e della cupola del palazzetto e alle forme orientali dello stadio scoperto.

La mostra dell’Archivio progetti vuol far conoscere quindi progetto quasi sconosciuto, dimenticato nel grande numero di pubblicazioni dedicate ai lavori di Candela.

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