L’appartamento immaginario di un Ariel misterioso, forse presente o invece assente, con i suoi gatti seduti e sdraiati, a guardare, in trono, maestosi ed eleganti.
ZILLA LEUTENEGGER Ariel and his cats
Dal 30 settembre 2021 la galleria di Monica Cardenas ospita nella sede milanese la mostra ZILLA LEUTENEGGER. Ariel and his cats.
Nata a Zurigo nel 1968, Zilla Leutenegger ancora oggi vive e lavora a Zurigo.
Leutenegger ha installato una selezione di opere attentamente curata, opere che sono adatte alla caratteristica pianta e al carattere domestico delle quattro stanze della galleria di Via Francesco Viganò.
Vengono proposte opere in una varietà di media, rispecchiando e sviluppando ulteriormente l’intero spettro del suo repertorio artistico.
In mostra un’installazione multimediale (Arco) con un video e un wall painting, sculture in bronzo e un ciclo di nuova concezione di monotipi di piccolo e grande formato su carta a mano.
Tra le opere alcune monotipi, disegni dipinti ad olio e pressati sulla carta con una pressione fino a 16 tonnellate, producendo opere uniche, inimitabili, caratterizzate da un delicato gioco di colori, superfici, luci e ombre.
In questa luce atmosferica delicata e tuttavia potente, si vedono mobili su cui i gatti sono seduti e sdraiati, a guardare, in trono, maestosi ed eleganti.
Il ciclo di Leutenegger può indubbiamente essere visto nel contesto della storia recente.
Aspettare, stare seduti, ciondolare, restare a casa.
Il gatto, un animale domestico, aspetta il suo proprietario e infonde vita nello spazio in assenza del proprietario.
I monotipi sono completati da gatti in bronzo e mobili veri, estendendo l’esposizione nella terza dimensione.
Il passaggio tra la seconda e la terza dimensione ha preoccupato a lungo Leutenegger, in particolare per quanto riguarda i disegni: come se il disegno entrasse nella stanza o lo fosse se noi entrassimo nel disegno.
Nella terza sala una luce proietta sulla parete l’ombra di un pianoforte a coda e la grande sagoma di una mano che sembra spuntare dal nulla, mentre si sente il Concerto per pianoforte n. 3 di Sergei Rachmaninoff.
Arco, l’installazione vista nella quarta sala, è in mostra per la prima volta a Milano ed è stata progettata appositamente per questo spazio.
Consiste in un dipinto murale, un mobile e una proiezione video.