Il più famoso artista contemporaneo del Sud Africa, affronta temi come l’apartheid, il colonialismo e il totalitarismo
William Kentridge: More Sweetly Play the Dance
Inaugurato nel 2006 il MUDAM Luxembourg – Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean è ospitate in un edificio appositamente progettato dal famoso architetto sino-americano Ieoh Ming Pei.
Con la sua attività MUDAM Luxembourg intende raccogliere, presentare e rendere accessibile l’arte più rilevante dei nostri tempi ad un pubblico più vasto possibile.
Dal 13 febbraio il Museo ospita una mostra personale dell’artista sudafricano William Kentridge.
Nato a Johannesburg nel 1955 Kentridge si laurea in scienze politiche e Studi africani prima di studiare arte presso l’Art Foundation di Johannesburg.
Inizia la sua attività come disegnator, che poi allarga all’animazione cinematografica e al teatro affrontando tutte le forme dell’espressione artistica.
La sua notorietà gli deriva dai film d’animazione creati da disegni a carboncino
La vasta opera di Kentridge è decisamente narrativa nel trattamento di temi intimamente connessi alla storia e ai fenomeni della memoria e dell’oblio.
Artista versatile nel cui lavoro unisce politica e poetica. Le sue opere trattano argomenti come l’apartheid, il colonialismo e il totalitarismo, accompagnati da parti oniriche, sfumature.
Questa unione permette che i suoi messaggi siano al tempo stesso potenti e affascinanti.
Egli affronta questi argomenti attraverso l’obiettivo del suo nativo Sud Africa e la sua stessa personalità di artista impegnato nel processo di creazione di immagini.
I film, le performance, le opere per il palcoscenico dell’artista, i suoi disegni e collage, evitano quella che definisce “l’ideologia delle grandi narrazioni”, favorendo un’estetica semplice e di frammentazione.