Werner Bischof, da fotografo di guerra ad artista fotografo, è proposto alla galleria Maggiore attraverso le sue straordinarie immagini del Giappone.
WERNER BISCHOF – JAPAN 1951 – 1952
Nell’estate del 1951, Werner Bischof (Zurigo 1916 – Trujillo Perù 1954) fu incaricato di fotografare la guerra in Corea.
Il viaggio lo portò in Giappone, dove i soldati americani furono mandati in licenza.
Qui completò il suo incarico ma rimase affascinato dal Giappone.
Prolungò allora la sua permanenza in Giappone per quasi un anno, dopo la fine dell’incarico in Corea, perseguendo i propri interessi e la ricerca insieme a lavori su commissione.
Si è dedicato alla storia del Giappone nel tentativo di esplorare le “profondità dell’anima giapponese”.
Egli allora si rendeva conto di andare sempre troppo lontano, troppo in profondità, allontanandosi dall’essere giornalista per sentirsi un artista.
Nell’estetica del Giappone, Bischof ha riconosciuto le preoccupazioni dei suoi primi lavori: la gioia della natura e della bellezza e il suo amore per un chiaro vocabolario formale.
Di conseguenza, le sue fotografie del Giappone oscillano tra la perfezione formale e un’interpretazione impegnata del mondo.
Il suo amico e fotografo Ihei Kimura lo aveva introdotto ai misteri della cultura giapponese.
Insieme hanno visitato templi e santuari e hanno studiato l’arte tradizionale giapponese.
Hanno viaggiato attraverso le città e le campagne del Giappone e Bischof era affascinato dalla capacità dei giapponesi di negoziare abilmente tra modi di vita tradizionali e moderni, tra antichi rituali e le esigenze di una nuova civiltà tecnologica.
Fu raggiunto anche dalla moglie e per lui il 1951 fu un anno incredibile per la sua formazione artistica.
Nell’estate del 1952, la coppia lasciò il Giappone e si recò a Hong Kong. Nel 1953 Bischof intraprese un lungo viaggio attraverso il continente americano.
Nel maggio 1954 subì un incidente mortale sulle Ande.
Oltre alle famose fotografie del Giappone la mostra presenta anche alcune fotografie scoperte di recente, mai pubblicate prima.
Sono in mostra stampe platino in edizioni limitate e stampe vintage esclusive.