Waves Between Us (Onde tra di noi) ci fa riflettere sulla considerazione che la distanza si misura con il metro della voce, non con quello dell’occhio.
Waves Between Us (Onde tra di noi)
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta, dal 3 ottobre nella sede espositiva di Guarene, la mostra conclusiva della 14^ edizione del Young Curators Residency Programme, residenza organizzata con il sostegno dalla Compagna di San Paolo.
Questa edizione del Young Curators Residency Programme si è svolta mentre l’epidemia di COVID-19 iniziava ad attanagliare l’Italia settentrionale.
Il suono d’allarme di questo periodo è diventato un punto di partenza per la mostra, che prende spunto dalla doppia interpretazione del termine italiano sirena.
Conosciuta sia come la figura femminile mitologica del mare, sia come il suono dell’emergenza, la sirena risveglia i nostri sensi e ci orienta, e al contempo amplifica l’urgenza di farci fermare per restare in ascolto.
Nell’Odissea di Omero, la sirena è raffigurata come una pericolosa e potente creatura il cui canto seduce il protagonista del poema, Ulisse e il suo equipaggio.
La sirena attira l’ego verso uno stato di dissoluzione, evocando illusione, seduzione e annullamento della coscienza.
Mostri canori dalla voce potente, le Sirene procurano un godimento acustico che uccide gli uomini.
La mostra Waves Between Us (Onde tra di noi) è un invito a riflettere su quanto sostiene la filosofa italiana Adriana Cavarero, ovvero sul fatto che “la distanza si misura con il metro della voce, non con quello dell’occhio”.
Ma anche l’altro grande quesito si ritrova a Palazzo Re Rebaudengo: “in che modo i sistemi di comunicazione stanno contribuendo alla formazione di nuove sfere di pensiero e di connettività?”
Gli artisti sono stati invitati si confrontarsi con queste domande e ad affrontare un corpo a corpo con i miti e la sperimentazione sonora per scandagliare nuovi modi di stare insieme.
Attraversando la scultura, il suono, il video e il disegno, l’onda è un filo connettivo che evoca il movimento tra i nostri corpi e i corpi d’acqua che ci circondano, dando consistenza alla risonanza delle voci, al passaggio del suono e alle invisibili profondità naturali.
Gli artisti in mostra sono Almare, Bea Bonafini, Benni Bosetto, Binta Diaw, Femminote, Marco Giordano, Raffaela Naldi Rossano, Nuvola Ravera, Real Madrid, Elisa Strinna.