A Lisbona il progetto opere in visita continua con Giulio Romano e il set di arazzi Bambini che giocano, da lui disegnati.
Visiting Artwork: GIULIO ROMANO, Tapestry from the set ‘Children Playing’
Continua al Calouste Gulbenkian Museum di Lisbona il progetto Visiting Artwork/Opere in visita, focus su capolavori di grandi artisti provenienti da Istituzioni con le quali il museo di Lisbona ha avviato proficue collaborazioni.
Dopo Rembrandt, presente con il suo Autoritratto con berretto e due collanine, proveniente dal Museo Thyssen-Bornemisza, in Madrid è ora la volta di Giulio Romano, con l’opera in visita dal Museo Poldi Pezzoli di Milano.
Discepolo di Raffaello, Giulio Romano (1499 circa –1546), è stato un architetto e pittore italiano, importante e versatile personalità del Rinascimento e del Manierismo.
Fu un artista completo come era normale per un artista di corte che doveva occuparsi di ogni aspetto legato alla residenza e alla vita di rappresentanza del proprio signore.
Essi dovevano anche fornire modelli grafici per arazzi, opere scultoree e oggetti in argento, coordinando collaboratori e artigiani.
Arazzi sono le opere in visita di Giulio Romano a Lisbona.
Si tratta, infatti, di un set di arazzi Bambini che giocano, probabilmente commissionato dal Cardinale Ercole Gonzaga di cui gli arazzi recano lo stemma, prodotti a Mantova presso la bottega di Nicolas Karcher, maestro arazziere di Bruxelles stabilitosi in Italia.
Questo set di arazzi Bambini che giocano è composto da quattro grandi arazzi e due frammenti, appartenenti alla Collezione Gulbenkian.
Un frammento in prestito dal Museo Poldi Pezzoli, a Milano, sarà la prossima Visiting Artwork ad essere esposta, riunita per la prima volta al resto del set di cui fa parte.
Questa sarà un’occasione unica per ammirare la vera magnificenza dell’insieme completo, un notevole gruppo di arazzi che incarna la qualità artistica e tecnica raggiunta in questa forma d’arte nel corso del XVI secolo.