Nel mondo di Da Corte siamo tutti una specie di capriccio, una somma di parti messe insieme da ciò di cui ci circondiamo e consumiamo.
ALEX DA CORTE. Mr. Remember
Il Luisiana Museum nasce nel 1958 per volontà del fondatore Knud W. Jensen, che voleva creare un museo dove i danesi potessero vedere l’arte moderna, che fino ad allora non aveva un posto speciale nei musei danesi.
Il Museo è ospitato in un edificio considerato una delle principali opere dell’architettura modernista danese.
Nello stile equilibrato del modernismo discreto della fine degli anni ’50, il museo si presenta come un complesso edilizio orizzontale e sobrio che si inserisce con grazia nel verde del parco e nell’azzurro del mare del paesaggio danese.
Luisiana è un centro culturale con attività non solo nell’arte visiva ma anche nella musica e nella letteratura.
Dal 14 luglio il Museo ospita la mostra ALEX DA CORTE. Mr. Remember, la più grande mostra personale in Europa dedicata Alex Da Corte (1980) l’artista venezuelano-americano che si è fatto apprezzare alla Biennale di Venezia del 2019 e del quale il Luisiana ha già acquisito alle proprie collezioni alcune opere a partire dal 2014.
Da Corte lavora con pittura, scultura, installazione e video, apparendo spesso sotto mentite spoglie nei suoi film, assumendo figure iconiche come Braccio di Ferro o la Statua della Libertà.
La mostra della Louisiana presenta un mix di opere prime e completamente nuove in una scenografia totalmente travolgente, ideata dall’artista, con pavimenti appositamente progettati, pareti dai colori vivaci, luci al neon e profumi caratteristici, tutto sommato come entrare in una realtà parallela.
La mostra presenta una serie di grandi installazioni cinematografiche di Da Corte, che includono riferimenti a una ricchezza di fenomeni culturali popolari come il rapper Eminem e The Muppets.
Inoltre, sono esposti dipinti, disegni e sculture per fornire una panoramica completa della ricerca artistica di Da Corte.
Sono opere nettamente radicate nelle arti e nella cultura tradizionali americane.
Da Corte sembra mescolare la Pop art e la sua indagine sulla cultura popolare – praticata da Warhol e Lichtenstien – con un suo esistenzialismo acerbo e satirico.
