La Fondazione Vedova riapre i suoi spazi con la mostra di “un grande amico” di Vedova, Georg Baselitz
VEDOVA ACCENDI LA LUCE
Nel 2007, ad un anno dalla sua morte, veniva riattivato il Padiglione Venezia alla Biennale con la mostra Omaggio a Vedova – Dialogo con Baselitz.
L’esposizione promossa dalla Regione Veneto con la Fondazione Vedova metteva a confronto alcune delle grandi realizzazioni di Vedova con le classiche immagini capolvolte di Baselitz.
Ora di nuovo i due artisti vengono avvicinati in una mostra dal titolo “VEDOVA ACCENDI LA LUCE” che si aprirà negli spazi espositivi della Fondazione Vedova dal 20 maggio 2021.
La mostra presenta opere del grande pittore e scultore tedesco Georg Baselitz (1938) dipinte appositamente nel corso del 2020.
Si tratta di una sequenza di quadri suddivisa in due temi dedicati alla moglie Elke Baselitz e ad Emilio Vedova.
Le tele, tutte delle stesse grandi dimensioni (300×212 cm) con sviluppo verticale, scandiscono le pareti bianche costruite appositamente all’interno del Magazzino del Sale creando un’installazione rigorosa e ritmata.
Le sette tele dedicate a Vedova sono perlopiù monocrome, e i titoli offrono al pubblico lo spunto per cogliere qualche dettaglio in merito alla relazione tra l’artista e il suo amico di vecchia data Emilio Vedova.
Vedova considerava un caro amico Georg Baselitz, conosciuto negli anni del soggiorno berlinese, intorno al 1963.
Il Direttore dell’archivio e della collezione della Fondazione Vedova Fabrizio Gazzarri ricorda a proposito l’occasione in cui Vedova, vedendo in un catalogo di una galleria tedesca un’opera di Baselitz, disse compiaciuto che l’autore di quel dipinto era un suo amico, un grande pittore.
Dieci sono le tele dedicate alla moglie e allo Speiseeis (Gelato) così descittre da Philip Rylands, già direttore di lunga data della Collezione Guggenheim di Venezia:Il denso magma del pigmento, della matière, caratteristica principale dei quadri più espressionisti di Baselitz, si è stemperato. […] Sono opere poetiche e allegre».
Elke, la donna con cui l’artista è sposato da più di sessant’ anni, è la musa di Baselitz.
Il primo ritratto risale al 1969 e da allora è presente in molte opere.
Per l’artista la moglie rientra nel processo, che io lo voglia o no, rispunta da una parte nascosta della mia mente.