“TRE VISIONI DELLA GEOMETRIA”: un’esposizione che ridefinisce l’astrattismo

A cura di Giovanni Granzotto e Anselmo Villata, la mostra offre una nuova interpretazione della geometria nella pittura

- DATA INIZIO: 12/01/2024

- DATA FINE: 18/02/2024

- LUOGO: Castello del Monferrato, Casale Monferrato (AL)

- INDIRIZZO: P.zza Castello

- TEL: 0142 444329

Castello del Monferrato ospita la sinergia artistica di Colussa, Salvadori e Sernaglia

Scopri “Tre visioni della geometria”, mostra artistica con Colussa, Salvadori e Sernaglia al Castello del Monferrato, dal 12 gennaio

 

Scopri "Tre visioni della geometria", mostra artistica con Colussa, Salvadori e Sernaglia al Castello del Monferrato, dal 12 gennaio
Salvadori, Senza titolo 1998 smalti e collage su cartoncino cm 70×50

 

 

Nel periodo dal 12 gennaio al 18 febbraio 2024, il Castello di Casale Monferrato diventa la cornice di un evento artistico straordinario: la mostra “TRE VISIONI DELLA GEOMETRIA”. Questo progetto, curato da Giovanni Granzotto e Anselmo Villata e organizzato da Verso l’Arte in collaborazione con Matteo Ragni Arte Contemporanea e Studio d’Arte GR, riunisce le opere di Sergio Colussa, Massimo Salvadori e Rino Sernaglia, artisti che hanno saputo interpretare la geometria come chiave di volta espressiva e visionaria nell’arte pittorica.

Un Tris di artisti

L’esposizione è un viaggio che attraversa sessanta opere, posizionate negli eleganti spazi al primo piano del Castello, uno dei luoghi più versatili del Piemonte per le mostre d’arte. Sergio Colussa, Massimo Salvadori e Rino Sernaglia, nonostante le diverse origini e influenze, condividono una visione unica della geometria: un utensile espressivo per decostruire e reinventare i mondi della pittura.

Rino Sernaglia e il cinetismo virtuale

Rino Sernaglia, scomparso nel 2018, è noto per il suo cinetismo virtuale, un gioco di luce e geometria che crea forme tridimensionali pulsanti, evocando l’immagine di un tubo al neon. La sua arte, che ha attraversato decenni di cambiamenti, ha lasciato un segno indelebile nel campo dell’astrattismo geometrico.

Sergio Colussa: ponte tra mondi e culture

Sergio Colussa vede nella geometria un ponte tra il mondo terreno e quello metafisico. Le sue opere si collocano in un perfetto equilibrio tra la forza del colore e del ritmo, creando uno spazio di geometrie cosmiche che riflette una profonda evocazione poetica.

Massimo Salvadori: tridimensionalità virtuale e movimento

Massimo Salvadori, nativo del Monferrato, esplora la tridimensionalità virtuale attraverso l’utilizzo sapiente di pigmenti in spazi geometrici serrati. Le sue opere sono caleidoscopiche, dando vita a immagini in finto movimento grazie all’applicazione matematica alla realtà pittorica.

Informazioni utili per i visitatori

Castello del Monferrato

  • P.zza Castello, Casale Monferrato (AL)
  • Ingresso Gratuito
  • Orari di apertura: sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00

Ufficio Stampa:

 

Sernaglia 10-positivo-negativo, 1977, acrilico su tela, cm80x60

 

Biografie: un’introduzione agli Artisti

Sergio Colussa

Nasce nel 1942 a Udine, dove vive e lavora tutt’oggi. Si avvicina al mondo artistico come pittore da ragazzo, negli anni sessanta. Le prime importanti mostre, vengono ospitate nella storica Galleria del Girasole a Udine, con le presentazioni dello scrittore Carlo Sgorlon.

Poi, critici come Osvaldo Patani e Giorgio Seveso, curano i testi per le esposizioni nelle gallerie di Venezia e Milano. In quegli anni sono assidue le sue frequentazioni artistiche, ma anche personali, con Zigaina, Ciussi, Afro, Pignon e Zoran Music.

Dal 1961 partecipa e vince molti premi, in Italia e all’estero. Rimane silente dal punto di vista delle esposizioni personali negli anni novanta, per una scelta etica, avendo intrapreso la direzione di una Galleria d’arte, ma certamente non si interrompe in quegli anni l’evoluzione della sua ricerca, che approda in spazi di geometrie cosmiche trovando un perfetto equilibrio poetico in cui diviene determinante la forza del colore e del ritmo.

E’ questo il primo decennio del ventunesimo secolo, in cui la sua straordinaria capacità evocativa, fa letteralmente innamorare Giuseppe Zigaina, che decide di presentare le sue opere, in esposizioni a confronto con Colussa. Come l’ultima grande mostra assieme di Tarcento “Colussa Zigaina” nel 2014.

Rino Sernaglia

Nasce nel 1936 a Montebelluna. Studia pittura e mosaico all’Istituto d’Arte di Venezia e nel 1959 si trasferisce a Milano dove collabora come disegnatore per pubblicazioni culturali e per la televisione italiana.

Dal 1965 inizia una serie di viaggi di studio all’estero che lo aiutano a confrontarsi con le ultime tendenze artistiche e a superare definitivamente un’arte di ispirazione naturalistica ed evocativa a favore dell’astrattismo geometrico.

Sernaglia da però un personale impulso a queste ricerche, ideando geniali cicli creativi, come i “processi di purificazione”, i “positivi-negativi”, “luce  ombra”, che dalla fine degli anni ’60 lo hanno accompagnato in tutta l’attività.

La sua ricerca, che lo porta a definire percorsi tridimensionali di luce bianca e meccanica, organizzati all’interno di uno spazio passivo, delimitato ai suoi margini da un cornicione virtuale, suggerisce via via, l’apparizione di forme dinamiche ritmate, moltiplicate.

Nel 1990 aderisce al movimento internazionale Arte Madì e all’associazione culturale Arte Struktura, partecipando a numerose mostre e iniziative su questi temi. Ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti e le sue opere sono esposte in molti musei pubblici nazionali ed internazionali. Muore nel 2018.

Massimo Salvadori

Nasce nel 1960 a Casale Monferrato. Dopo una formazione tecnica, attratto dall’arte cinetica e programmata, all’inizio degli anni 90 realizza le prime opere formate da strutture continue determinate matematicamente.

La sperimentazione in ambito Optical prosegue nel decennio successivo, finché a partire dal 2010 la ricerca artistica si concentra sull’aspetto progettuale e sul procedimento realizzativo delle opere, per lo più di piccole dimensioni, in cui il focus del lavoro (o meglio, progetto) diventa lo studio preparatorio, la simulazione di accostamento cromatico, il disegno su carta millimetrata, la ricerca dei materiali ideali.

Salvadori si cimenta con un’arte difficile, lavorando spesso con la sola commistione di due colori, chiudendo il pigmento in spazi geometrici che si combinano inventando immagini caleidoscopiche in finto movimento, ottenute con l’applicazione della matematica alla realtà.

Nel 2008 a Desenzano del Garda è presente alla esposizione di Arte Struktura “L’arte Costruisce l’Europa” insieme ai Maestri del Costruttivismo e della optical art.

Informazioni

  • Castello del Monferrato
  • P.zza Castello
  • Tel. 0142 444329

 

Ingresso Gratuito

 

Orari apertura

  • Sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00

 

Ufficio stampa

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