L’opera dell’artista sudafricana Dineo Seshee Bopape in dialogo con l’Oceano.
THE SOUL EXPANDING OCEAN #3: DINEO SESHEE BOPAPE OCEAN! WHAT IF NO CHANGE IS YOUR DESPERATE MISSION?
Situato nell’antica Chiesa di San Lorenzo a Venezia, Ocean Space è un centro globale che presenta mostre, ricerche e programmi pubblici che catalizzano l’alfabetizzazione e la difesa degli oceani attraverso le arti.
Fondata e guidata da TBA21–Academy e costruita sulla base del suo ampio lavoro degli ultimi dieci anni, questa ambasciata per gli oceani incoraggia la curiosità, l’impegno e l’azione collettiva.
Dal 9 aprile TBA21–Academy presenta la mostra personale dedicata all’artista sudafricana Dineo Seshee Bopape a Ocean Space.
Dineo Seshee Bopape è nata nel 1981, anno in cui sono stati registrati 22 uragani nell’Oceano Atlantico e 4 cicloni nell’Oceano Indiano vicino al Mozambico.
La mostra, dal titolo OCEAN! WHAT IF NO CHANGE IS YOUR DESPERATE MISSION, rappresenta il 3° atto di un programma espositivo biennale intitolato “The Soul Expanding Ocean” a cura di Chus Martínez, curatrice di Ocean Space per il 2021 e 2022.
La mostra, commissionata da TBA21, è un passo dell’artista verso il connubio tra la Terra e la memoria dell’Oceano.
L’opera di Dineo Seshee Bopape inizia con un viaggio alle Isole Salomone, da dove l’artista fa rotta verso le piantagioni del Mississippi fino alla Giamaica, per poi fare ritorno a casa, in Sudafrica.
Il viaggio diventa un linguaggio grazie al quale le linee del tempo convergono e s’intersecano nello spazio delle acque.
L’approccio di Bopape fonde indagine magica, curiosità storica, saggezza tradizionale, senso di e per l’illusione, immaginazione e speranza per creare un’opera sull’azione post-post-coloniale in dialogo con l’Oceano, come “essere”.
I materiali utilizzati da Bopape nelle sue opere insegnano al visitatore a comprendere che i tempi antichi e leggendari non appartengono al passato, perché l’epoca coloniale e dell’oppressione non è storia passata, come non lo sono distruzione e sfruttamento delle risorse.
L’immagine simbolica della “nave fantasma” di schiavi immersa nell’Oceano viene utilizzata come chiave di lettura della complessa giustapposizione di materiali artistici e linguaggio, un’opportunità di stregare (e destrutturare) la vita contemporanea, contribuendo alla sua delicata trasformazione.
Per Bopape, l’invisibile – come gli spiriti e le energie che muovono le azioni e ci connettono con l’ambiente che ci circonda – è centrale nelle sue opere video e con la realtà aumentata che attiveranno una presenza multiforme ad Ocean Space.