Un progetto espositivo di foto e performance dell’artista Rose English in onore del critico d’arte Guy Brett recentemente scomparso.
THE PIONEERS. PART II: ROSE ENGLISH A TRIBUTE TO GUY BRETT
Promosso in onore dello scomparso critico d’arte e curatore britannico Guy Brett nel febbraio 2021, “The pioneers” è una serie di eventi online che si ispirano alla sua ricerca e al suo lavoro innovativo.
La seconda parte della serie è una mostra virtuale dedicata a Rose English, con alcuni dei suoi primi lavori degli anni ’70 in equilibrio sul confine del gioco e dell’essere.
Con le sue opere di arte concettuale, danza e arte femminista degli anni ’70, Rose ENGLISH si è fatta conoscere per i suoi contributi allo sviluppo della performance art in Gran Bretagna
Nata a Hereford Regno Unito nel 1950, Rose lavora in spettacoli, installazioni, teatro, danza e film.
Scrive, dirige ed esegue il proprio lavoro da oltre trentacinque anni in locali diversi come la Tate Britain; Royal Court Theatre; Queen Elizabeth Hall; l’Adelaide Festival; e Lincoln Center, New York.
L’amicizia di English con Brett è iniziata negli anni ’80 ed è continuata fino alla morte di Brett all’inizio del 2021.
Un rapporto proficuo che è stato una ricca fonte di ispirazione sia per l’artista che per il critico.
Per quarant’anni Bret ha assistito alle prime esibizioni di English e con i suoi scritti ha contribuito a far luce sull’originalità e la complessità del lavoro di English.
Fondamentale è stato il contributo di Brett alla principale monografia del lavoro dell’artista, Abstract Vaudeville: The Work of Rose English (Ridinghouse 2014), che include anche testi e script in inglese.
Non sono mancate occasioni di incontro tra i due, come quando si sono visti mentre ballano insieme ripresi da Medalla in un video del 1994 presente in mostra.
Questa mostra online presenta fotografie e ceramiche realizzate e derivanti da un’altra prima performance di English: A Divertissement (1973).
Veli di pizzo – che sembrano tessuti ma scolpiti nell’argilla – pendono precariamente dal soffitto mentre una ballerina posa e si esibisce dietro la tenda.
Giocando con le percezioni del pubblico, l’opera offre spunti sulla creazione di cose che sono alla base delle performance dell’artista.