In mostra a san Francisco opere di Man Ray, artista a tutto tondo, uno dei più grandi maestri della fotografia d’arte, pittore e sperimentatore d’immagini
The Mysteries of Château du Dé
Larry Gagosian ha aperto nel 1980 la sua prima galleria a Los Angeles, specializzata in arte moderna e contemporanea.
Oggi Gagosian è presente negli Stati Uniti, in Europa e Asia con bel sedici spazi espositivi.
Fino al 29 febbraio Gagosian presenta Man Ray (1890-1976) artista a tutto tondo, uno dei più grandi maestri della fotografia d’arte, pittore e sperimentatore d’immagini
Durante la sua leggendaria carriera, Man Ray, ha lavorato su una varietà di mezzi, tra cui pittura, fotografia, scultura, incisione, film, poesia e prosa.
Mentre per lui la fotografia e la pittura erano di primaria importanza, il suo lavoro nei primi film e cinema è spesso trascurato.
La prima esperienza di Man Ray nel film è stata a New York, nel 1920, quando ha lavorato con Marcel Duchamp nel tentativo senza successo di creare un film tridimensionale.
Ci riprova nel 1926 con il film Emak Bakia.
Un film che mostra l’allontanamento di Man Ray dalle idee Dadaiste e il suo avvicinamento al pensiero surrealista.
Comunque l’esperienza cinematografica di Man Ray ha rappresentato una specie di estensione cinetica della sua fotografia.
Man Ray era diventato un esponente di spicco del Cinéma pur, che respingeva i concetti di ambientazione, trama e personaggi.
Comunque non sentì l’attrazione primaria del cinema, che lasciò perdere dopo l’ultimo film del 1929.
Les Mystères du Château du Dé fu l’ultimo suo film, realizzato su richiesta per documentare il castello di Vicomte nel sud della Francia e la sua ricca collezione d’arte.
Ed è proprio questo film, presente in mostra, a dare il titolo all’esposizione di Gagosian.