Terza mostra della serie Treviso Contemporanea, Terra incognita propone la visione della mappatura del mondo attraverso le rappresentazioni dell’arte aborigena australiana.
Terra Incognita. L’inclusività è la strada giusta
La Fondazione Imago Mundi, in collaborazione con la Fondazione Benetton Studi e Ricerche hanno presentato “TREVISO CONTEMPORANEA”, progetto che si sviluppa a partire da una piattaforma espositiva di tre mostre in tre diversi luoghi nel cuore della città di Treviso e che agiranno con il tema comune “MAPPARE IL MONDO”.
Frutto di una stretta collaborazione tra le due istituzioni, le tre mostre saranno dislocate in altrettante sedi nel cuore della città – Ca’ Scarpa, la chiesa di San Teonisto e le Gallerie delle Prigioni.
La chiesa di San Teonisto nel centro storico di Treviso è stata restaurata e riportata a nuova vita per volontà di Luciano Benetton con un progetto affidato a Tobia Scarpa.
Oggi, la chiesa si offre quale luogo di cultura in grado di ospitare eventi di respiro internazionale il cui programma è gestito dalla Fondazione Benetton.
A san Teonisto si tiene la terza mostra del progetto Treviso contemporanea, dal titolo Terra Incognita a cura di D. Harding , in contemporanea, dal 5 febbraio, con le altre mostre aperte alle Gallerie delle Carceri e a Cà Scarpa.
La collezione di arte aborigena australiana, parte della Luciano Benetton Collection, ha avviato un processo di ricerca volto a indagare la vita artistica, culturale e sociale degli artisti e delle comunità che formano il panorama dell’arte aborigena.
Con la mostra “Terra Incognita” si offre agli occhi del visitatore una grande installazione composta da tele dipinte, che crea un paesaggio vibrante di colori, da osservare dall’alto e da una certa distanza, come si conviene agli spazi sacri, e ai luoghi a cui ci si avvicina con rispetto.