Due mondi si incontrano a Venezia nella prossima estate. Il surrealismo e la magia.

Surrealismo e magia. La modernità incantata

Attualmente la Collezione Guggenheim di Venezia è chiusa causa Coronavirus.

Tuttavia, l’attività di studio e ricerca non si è mai fermata anche per elaborare nuovi intriganti proposte espositive per il dopoCovid.

La mostra Surrealismo e magia. La modernità incantata nasce all’interno dei programmi di collaborazione internazionale che la Collezione Peggy Guggenheim ha intrapreso per rendere più incisiva l’azione di valorizzazione dell’arte contemporanea.

La mostra nasce infatti dalla collaborazione tra Collezione Pegggy Guggenheim di Venezia e il Museum Barberini di Potsdam, che ospiterà la mostra dopo l’esposizione veneziana dal 2 ottobre 2021 al 16 gennaio 2022.

Due temi a confronto che spesso si incrociano: un movimento artistico e il mondo dell’illusione e della magia.

Il movimento artistico è il Surrealismo, corrente artistica che ha avuto grandi nomi nell’arte del XX secolo.Nomi illustri sono in mostra: Victor Brauner, Leonora Carrington, Salvador Dalí, Paul Delvaux, Maya Deren, Max Ernst, Leonor Fini, René Magritte, Maria Martins, Roberto Matta, Wolfgang Paalen, Kay Sage, Kurt Seligmann, Yves Tanguy, Dorothea Tanning e Remedios Varo.

Sono tutti artisti che amavano esplorare e, spesso, rappresentare l’irrazionale e l’inconscio.

Essi guardavano alla magia come un mondo poetico e filosofico.

In generale i surrealisti attingono a piene mani alla simbologia esoterica e alimentano la nozione dell’artista come alchimista, mago o visionario.

Ormai molti sono gli studiosi che mettono in evidenza il rapporto tra espressione artistica dei surrealisti.

La mostra in particolare prende in esame i diversi modi in cui magia e occulto caratterizzano lo sviluppo del Surrealismo a livello internazionale, seguendo il solco tracciato dalla Metafisica di Giorgio de Chirico per arrivare al clima di conflittualità politica che caratterizza gli anni del dopoguerra.