In mostra la straordinaria collezione privata di Alì Salman, assistente e amico di Boetti, con opere di altissima qualità che Boetti gli ha donato in 23 anni di collaborazione.
Salman Alighiero Boetti
L’11 novembre doveva aprirsi la mostra Salman Alighiero Boetti, ma, causa Covid19, è stata rinviata a Gennaio per durare poi fino a marzo 2021
Salman , di origini afgane è stato uno dei più stretti collaboratori di Alighiero Boetti (1940-1994) certamente uno dei più iimportanti artisti italiani della seconda metà del Novecento.
Di famiglia benestante, figlio dell’avvocato Corrado Boetti e della violinista Adelina Marchisio, ha iniziato la sua carriera come artista autodidatta, dopo aver studiato brevemente Economia e Commercio all’Università di Torino.
Nella sua pratica artistica Boetti sviluppò l’idea della creatività come atto condiviso.
Egli delegava infatti la realizzazione della sua arte ad altri (comprese ricamatrici e un gran numero di assistenti di studio), e fu pioniere di un’idea collettiva e sociale di espressione artistica.
Salman Alì è stato uno dei più stretti collaboratori di Boetti, al quale è stato accanto per 23 anni diventando molto più di un assistente, quasi membro della famiglia.
Si erano conosciuti nel 1971 durante una permanenta di Boetti a Kabul. Era subito diventato un suo assistente e ha seguito nel 1973 il maestro in Italia, standogli accanto fino alla sua morte nel 1994.
In tutti quegli anni Salman ha raccolto una preziosa collezione di opere di Boetti, frutto di regali da parte dell’amico fraterno.
Si tratta di lavori di altissima qualità che testimoniano l’affetto dell’artista per il suo collaboratore ed amico più stretto.
Tornabuoni Arte presenta la collezione di queste opere insieme ad una straordinaria selezione di fotografie di Salman Ali nei momenti di vita privata e nei viaggi accanto a Boetti.
In molti casi si tratta di fotografie, alcune molto note, altre inedite, scattate, tra gli altri, da Giorgio Colombo che permettono di raccontare la straordinaria vicenda dell’uomo più vicino ad Alighiero Boetti e del rapporto con lo stesso artista.