Riccardo Benassi passa con disinvoltura dalle arti visive alla scrittura, all’architettura, al design, alla performance, fino alla musica
Riccardo Benassi. Morestalgia
![Riccardo Benassi è nato nel 1982 a Cremona](https://bunny-wp-pullzone-uasdb6tx6b.b-cdn.net/wp-content/uploads/2023/01/3_Riccardo-Benassi_Morestalgia_Installation-view-at-Centre-dArt-Contemporain-Geneve_ph.A.Rossetti-696x464-1.jpeg)
MILANO – Fondazione ICA Via Orobia 26
Dal 25/01 al 18/03/2023
Fondazione ICA Milano è una Istituzione no profit per tutte le arti, un organismo per la cultura contemporanea e un progetto ecologico per l’arte basato sul principio della sostenibilità e sulle relazioni tra le persone, i loro contesti e il mondo dell’arte.
Dal 25 gennaio 2023 ICA presenta Riccardo Benassi. Morestalgia a cura di Alberto Salvadori realizzata al piano terra della Fondazione.
Riccardo Benassi è nato nel 1982 a Cremona, dopo una formazione nell’ambito della fenomenologia e si è poi trasferito a Berlino, dove vive e lavora.
Nel suo lavoro passa con disinvoltura dalle arti visive, alla scrittura, all’architettura, al design, alla performance, fino alla musica.
Esploratore del vivere contemporaneo nella metropoli Riccardo Benassi è anche interessato al cambiamento indotto nelle nostre vite dalla tecnologia, elemento invisibile ma costantemente presente.
Nella sua ricerca utilizza una metodologia che favorisce incontri, collaborazioni e connessioni in grado di ampliare costantemente il suo spettro d’indagine.
Cuore pulsante della mostra Morestalgia presso la Fondazione ICA di Milano è l’omonima installazione realizzata dall’artista nel 2019.
L’installazione fu realizzata presso Centre d’Art Contemporain Genève ed era composta da uno Schermo LED attraversabile, con contenuto digitale, struttura e catene in acciaio, sistema diffusione audio, elettronica di controllo realizzata con il sostegno di Italian Council.
Rievocando un sentimento nostalgico caratteristico dell’era post-internet e richiamando molte tematiche divenute comuni durante la pandemia, la mostra si dipana attraverso una narrazione liquida, arricchita da una selezione di opere presentate in Italia per la prima volta.