Una grande mostra dedicata al più rilevante movimento artistico britannico della seconda metà dell’Ottocento
Il Museo Civico San Domenico di Forlì proporrà la mostra PRERAFFAELLITI. Rinascimento moderno, da febbraio a giugno 2024
Nel 2024 Forlì offrirà ai suoi cittadini e agli ospiti amanti dell’arte una grande mostra dedicata ad uno dei più importanti movimenti artistici e letterari dell’Ottocento inglese.
Si tratta di un movimento che richiama l’Italia non solo per il riferimento alla storia dell’arte ma anche per le origini italiane della famiglia di uno dei suoi fondatori Dante Gabriel Rossetti.
La mostra PRERAFFAELLITI. Rinascimento moderno che aprirà al pubblico il 24 febbraio 2024 al Museo civico di San Domenico fa parte del ciclo di Grandi mostre che la Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì ha ideato a partire dal 2005 assieme al comune di Forlì come un vero e proprio progetto culturale della città allargato a una parte significativa del territorio romagnolo.
L’esposizione, cura di Cristina Acidini, Francesco Parisi, Liz Prettejohn e Peter Tripp, porterà il visitatore nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento quando alcuni giovani artisti ribelli crearono, nel 1848, la Confraternita preraffaellita con lo scopo di rinnovare la pittura inglese che consideravano in declino a causa delle norme eccessivamente formali e severe imposte dalla Royal Academy.
John Everett Millais, William Holman Hunt e Dante Gabriel Rossetti, fondatori della Confraternita, rifiutavano le convenzioni della grande arte italiana rinascimentale, in primis Raffaello, promuovendo un ritorno alla purezza dell’arte medievale.
I preraffaelliti attinsero dunque a un’ampia gamma di influenze ed elementi storici, seppur senza distinguerne in modo rigoroso le varie epoche.
Tale movimento tuttavia non fu solo un mero ritorno reazionario agli stili del passato, quanto piuttosto un progetto visionario che trasformò le opere di questi artisti in qualcosa di decisamente moderno.
La mostra sarà occasione per considerare il profondo impatto dell’arte storica italiana sul movimento britannico mostrando anche, per la prima volta, opere di artisti italiani di fine Ottocento che si sono ispirati agli artisti britannici.
Oltre agli artisti fondatori saranno esplorati in modo approfondito altri esponenti chiave del movimento come Edward Burne-Jones, Ford Madox Brown e Frederic Leighton, mentre altri talenti saranno rappresentati da una selezione di opere che evidenzino punti di connessione specifici.
Una mostra da non perdere, ricca di oltre 300 opere appartenenti a varie espressioni artistiche, tra cui dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli.
