Una mostra a Lione riscopre il lato erotico di Nicolas Poussin, pittore da sempre considerato un modello di stampo accademico.
POUSSIN AND LOVE – Mostra Nicolas Poussin

LIONE (F) – Musée del beaux-arts /MBA 20 Pl. des Terreaux, 69001 Lyon
Dal 26/11/2022 al 05/03/2023
Grazie alla sua vicinanza al municipio di Lione, l’abbazia non fu venduta o distrutta durante la Rivoluzione francese e nel 1801 divenne sede del Museo di Belle Arti di Lione.
L’istituzione soddisfaceva anche le aspirazioni locali, come la rievocazione del prestigioso passato romano della città e i modelli di arredo per l’industria della seta, allora in crisi. Divenne sede del Musée del beaux-arts che fu inaugurato nel 1814.
Oggi il Museo presenta le sue collezioni permanenti distinte in sei sezioni, antichità, arti decorative, monete e medaglie, pittura, scultura e grafica.
Inoltre, dedica alcuni spazi a mostre temporanee.
Fino al 5 marzo 2023 è allestita la mostra Poussin and Love, curata da Nicolas Milovanovic, capo curatore del patrimonio, dipartimento dei dipinti, Museo del Louvre, Mickaël Szanto, Docente all’ Università della Sorbona di Parigi e Ludmila Virassamynaïken, curatrice capo del patrimonio, responsabile dei dipinti e delle sculture antiche, Museo di Belle Arti di Lione.
Il genio di Nicolas Poussin (Les Andelys Francia 1594 – Roma 1665) ha ancora qualche segreto da svelare.
Poussin è un artista che è sempre stato considerato difficile, severo.
È il maestro della scuola classica francese, un pittore-filosofo archetipico.
Pochi oggi sanno che si dedicò anche al puro piacere della pittura, ritraendo alcune delle iconografie più sensuali, e che alcuni dei suoi dipinti erano ritenuti così erotici da essere deturpati, tagliati, persino distrutti, a partire dal XVII secolo.
Attraverso il tema dell’Amore, che raramente è stato così centrale nell’opera di un artista, il museo si propone di svelare questo lato poco conosciuto di Poussin: sensuale, affascinante, seducente.
L’artista ha scoperto Ovidio prima di recarsi effettivamente a Roma e divenne poi famoso per l’edonismo tizianesco dei suoi primi dipinti romani, dove il modo in cui l’Amore prende il controllo degli uomini e degli dèi è raffigurato in scene tratte dagli antichi miti greco-romani.
L’amore è stato un tema ricorrente e una costante fonte di ispirazione per l’artista fino ai suoi ultimi capolavori, meditazioni pittoriche sulla sorgente del potere duraturo dell’amore, tanto distruttivo quanto creativo.
Lontano dall’immagine austera del pittore-filosofo che mostrava al pubblico, la mostra rivela un Poussin sensuale, persino erotico; un pittore-poeta che ci offre una profonda esplorazione del potere universale e tragico dell’amore.
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