Due artisti a confronto, l’informale di luce e colori di Pope con il figurativo riflessivo di Cian.

POPE – CIAN Figurativo- informale -in – convergenza

Campolongo Tapogliano è un piccolo comune, costituito nel 2009 per fusione dei comuni di Campolongo al Torre e di Tapogliano, che conta poco più di mille abitanti nella pianura friulana a pochi chilometri da Palmanova.

Comune piccolo ma molto sensibile alla cultura che non esita a mettere a disposizione la sala più prestigiosa del Palazzo Comunale per una mostra raffinata presentata dal prof. Dino Marangon.

La mostra POPE – CIAN. Figurativo- informale -in – convergenza, inaugurata sabato 1° ottobre si presenta subito al visitatore come un’esposizione stimolante, che mette a confronto la pratica figurativa del pittore friulano della vicina cittadina di Ruda Evaristo Cian con gli effetti cromatici, informali ma ricchi di luce, colore e profondità di Giuseppe Galli, in arte Pope, artista di Portogruaro, nella città metropolitana di Venezia.

La ricerca artistica di Cian tende ad un realismo quasi irreale; egli respira l’aria della campagna friulana ma la descrive con intense sensazioni che vanno al di là di quello che lui vede.

Guardando i suoi quadri ci si accorge che i segni del suo operare artistico, con l’inserimento di figure come il cane, il corvo, il gelso tendono a diventare come un filtro di riflessioni e valori su ciò che egli vede e rappresenta, che è ben oltre la realtà colta dall’occhio, per diventare manifestazione di una memoria collettiva, fatta di ricordi e conoscenza della storia della pittura friulana.

Più sfuggente ma ugualmente intensamente stimolante è il lavoro di Pope.

Opere che possono sembrare semplici stesure di colore, ma sono invece il risultato di un lavoro puntuale, paragonabile all’attenzione del miniaturista e dell’amanuense.

Nella definizione dei particolari, degli squarci da cui emergono piccoli lacerti di colore, di quei colori che, con stesure successive, producono nelle ampie stesure una varietà di tonalità impressionante.

Non ci sono figure nelle opere di Pope, ma quando le guardi sei come attratto a spingere la mente oltre la tela, alla ricerca di un mondo etereo, fatto di sentimenti e pensiero più che di cose reali.

Una mostra che ben ripaga un viaggio in quel piccolo paese della pianura friulana.