Nel Palazzo dove è nato il collezionismo moderno all’epoca di Cosimo e Lorenzo de Medici, una mostra propone una selezione di opere di maestri del XX secolo provenienti da collezioni private toscane.
PASSIONE NOVECENTO Da Paul Klee a Damien Hirst. Opere dalle collezioni private

FIRENZE – Palazzo Medici Riccardi Via Cavour, 3
Dal 24/09/2022 al 08/01/2023
Il Palazzo Medici Riccardi di via Cavour a Firenze è Il primo palazzo dei Medici, dove vissero Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico e lavorarono artisti come Donatello, Michelangelo, Paolo Uccello, Benozzo Gozzoli e Botticelli.
A ragione può essere definito La casa del Rinascimento, dove tutto ebbe inizio.
E’ ancora possibile fino all’8 gennaio 2023 visitare, nel palazzo dove è nato il collezionismo moderno all’epoca di Cosimo il Vecchio e di Lorenzo Il Magnifico, una prestigiosa selezione di opere di maestri del XX secolo provenienti da collezioni private fiorentine e toscane nella mostra curata da Sergio Risaliti PASSIONE NOVECENTO. Da Paul Klee a Damien Hirst. Opere dalle collezioni private.
Si tratta di un viaggio nell’arte del Novecento costruito sulla base di un amore per le opere moderne e contemporanee che non deve sorprendere in una città come Firenze, culla del Rinascimento.
Si farebbe torto, infatti, alla storia della città in cui le vicende artistiche e quelle del collezionismo privato si sono intrecciate nei secoli, seminando nel territorio una predisposizione sensibile alle avanguardie e alle sue più avanzate sperimentazioni.
Un fil rouge lega le antiche famiglie dei Sassetti e dei Tornabuoni, dei Medici e dei Doni, dei Gondi e dei Rucellai ai collezionisti privati di oggi.
E oggi come ieri il cuore del collezionista batte per i grandi innovatori, artisti che hanno dato vita a nuovi linguaggi e a nuove pratiche, a ricordare come tanto l’arte quanto il collezionismo siano sempre contemporanei.
In mostra si potranno ammirare rari capolavori di Paul Klee e de Chirico, di Morandi e di Savinio, accanto a quelli di Martini e Melotti, Fontana e Burri, per spaziare nei nomi più celebri del contemporaneo come quelli di Warhol e Lichtenstein, di Alighiero Boetti e Daniel Buren, fino a Damien Hirst e Cecily Brown, Ai Weiwei e Tracey Emin.
Grazie al collezionismo e al mecenatismo, nato in particolare nelle ‘camere’ e negli studioli di Palazzo Medici, si è affermata l’autonomia delle opere d’arte, apprezzate per se stesse, curate, contemplate, collezionate.
Dalle raccolte private, dagli studioli e dai salotti dei gran signori, sono poi nati i primi musei moderni.