La Fondazione Merz propone a Palermo una mostra collettiva che indaga il tema di Arte e natura dall’Arte Povera a oggi.
Ordo naturalis, ordo artificialis
Fondazione Merz presenta il secondo capitolo del progetto espositivo negli spazi dello ZAC – Zisa Arti Contemporanee a Palermo con la mostra collettiva ordo naturalis, ordo artificialis aperta al pubblico l’8 aprile 2022.
Il titolo della mostra, ordo naturalis, ordo artificialis, rievoca la contrapposizione tra cultura e spontaneità proposta dal critico e teorico letterario francese Roland Barthes (1915-1980).
Da qui nasce il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz e Agata Polizzi, caratterizzato da una forte sperimentazione, dove l’opera d’arte è intesa come oggetto di trasformazione e inversione delle regole.
I lavori che compongono il percorso espositivo restituiscono riflessioni sul presente, sulla società e sul paesaggio, lavorando sull’idea di opera d’arte e innescando dialoghi tra diverse forme espressive.
Gli artisti presentati in ordo naturalis, ordo artificialis moltiplicano i linguaggi, generando un sistema interconnesso e plurale.
Alle arti visive si affiancano le analisi informatiche, il design, l’attivismo per il clima e per i diritti umani, la filosofia e il cinema, rendendo l’esposizione un vero e proprio laboratorio di sperimentazione e scambio.
La mostra riparte dall’opera Two or three things I know about monsters (2016-2019) di Alfredo Jaar, il cui profetico monito rimane allestito sulla facciata del padiglione ZAC invitando il visitatore a coltivare le nobili qualità umane della solidarietà e della compassione.
Al centro del progetto si ritrovano alcuni dei disegni e delle sculture di Marisa Merz e i due tavoli di Mario Merz, connettivi logici dei lavori presentati che innescano nuove forme di dialogo tra i lavori esposti.
Il percorso espositivo prosegue con le opere di Andreco, Fabio Aranzulla & Luca Cinquemani (aterraterra), Michele Guido, Joana Hadjithomas & Khalil Joreige, Icy and Sot, Giorgia Lupi e Ehren Shorday, Basim Magdy.
Completa la narrazione la video-installazione Il Terzo Reich di Romeo Castellucci, visibile l’8 e 20 aprile, il 25 maggio e 22 giugno alle ore 21.30.
Ciascun contributo offre una chiave di lettura sul presente, giocando nella linea di confine tra realtà e illusione e costruendo un sistema di interpretazione che fa della combinazione artificiale di elementi naturali la propria forza.