Una retrospettiva dell’artista danese Olafur Eliasson che trasforma l’arte contemporanea in un’esperienza individuale o collettiva attraente
OLAFUR ELIASSON: EN LA VIDA REAL
Il Museo Guggenheim Bilbao è uno dei più noti musei d’arte contemporanea europei. Disegnato dall’architetto canadese Frank Gehry, ed inaugurato dal Re Juan Carlos nel 1997, è uno dei quattro musei appartenenti alla Fondazione Guggenheim, con Venezia, New York e Berlino. Da allora grandi mostre hanno arricchito l’attrazione di contemporaneità dell’architettura e delle collezioni permanenti del Museo.
Dopo la lunga fase di chiusura causata da Covid 19 anche il museo Guggenheim di Bilbao riapre al pubblico con la grande mostra retrospettiva di Olafur Eliasson inaugurata solo pochi giorni prima del Lockdown e presto sospesa .
L’artista danese di origini islandesi Olafur Eliasson (Copenhagen, 1967) vive e lavora tra Berlino e Copenhagen.
Nel suo lavoro artistico egli ha il dono di trasformare l’arte contemporanea in un’esperienza individuale o collettiva attraente, che, come un gioco, coinvolge i cinque sensi per portare il suo messaggio a destinazione.
Lo spettatore per Eliasson non è infatti un soggetto esterno all’opera, ma parte integrante della stessa.
Senza l’interazione con il pubblico, fosse anche solo partecipazione emotiva o stimolata da pura curiosità , il suo magico mondo non si animerebbe.
Un mondo creato da effetti ottici, esperimenti naturali con polvere, acqua , luci e ombre, immagini riflesse su specchi tra colori e geometrie, rappresentano un insieme di stimolazioni che immergono lo spettatore in un’atmosfera densa di sorprese
In Real Life racconta, attraverso una trentina di pezzi senza un preciso filo cronologico, trent’anni di attività dell’artista multidisciplinare
La mostra è una retrospettiva che restituisce la personalità artistica di Eliasson, un artista convinto che l’arte possa avere un forte impatto sul mondo oltre i confini del museo e che l’artista non possa non essere “impegnato”.
Eliasson ha realizzato infatti lampade solari per comunità prive di elettricità, ha ideato laboratori artistici per rifugiati e richiedenti asilo, ha ideato installazioni artistiche volte ad aumentare la consapevolezza sull’emergenza climatica .
Nell’ottobre 2019 è stato nominato Goodwill Ambassador del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite.