Per Nevio Mengacci l’inizio del tempo è assunto paradossalmente quale limite temporale delle sue astrazioni.
NEVIO MENGACCI Astrazione prima del tempo
Le Nuove Stanze è una associazione culturale di Arezzo, nata con l’intento di promuovere progetti di arte contemporanea, mostre, convegni, workshop, attività didattiche e pubblicazioni attraverso il dialogo con autorevoli istituzioni internazionali.
Dal 25 marzo lo spazio espositivo dell’Associazione ospita la mostra NEVIO MENGACCI. Astrazione prima del tempo, a cura di Moira Chiavarini.
La mostra, organizzata in collaborazione con Magonza editore, presenta una nuova serie di opere inedite realizzate per l’occasione, in dialogo con lo spazio espositivo, insieme a una selezione di lavori recenti.
Nato ad Urbino nel 1945 dove si forma prima all’Istituto d’Arte poi all’Accademia, sotto la guida di Concetto Pozzati e Pier Paolo Calzolari, Nevio Mengacci sviluppa la sua ricerca influenzato anche dal clima internazionale e dalle nuove tendenze del periodo.
Per il salone di Le nuove stanze le opere realizzate da Mengacci sono in dialogo l’una con l’altra, creando un percorso sì lirico e prezioso ma anche frastagliato e ferito, che riflette sulla punta di senso più alta e inestinguibile dell’opera d’arte.
Si evidenziano in particolare:
- la grande installazione realizzata con una distesa di fazzolettini Tempo attraversati da bruciature, dietro a una sinuosa e sospesa linea dorata;
- una tela in cui tonalità diverse di blu emergono richiamando cosmologie lontane, ma allo stesso modo cieli vicini e conosciuti;
- sculture che disegnano nello spazio dei pensieri astratti e lirici, in cui il gesto e la dimensione primordiale del materiale dialogano con la raffinatezza dell’oro, accento spirituale di senso.
L’esposizione si snoda nelle altre sale con dei disegni recenti (2021):
- realizzati a china, che richiamano un mondo pre-grafico,
- dorati, che trasportano l’osservatore in una foresta incantata, ma non meno perturbante, di segni, linee segmentate ed impronte.
Una serie di video, poi, realizzati sulle coste dell’isola di Creta nel 2021, restituiscono la profondità, la naturalezza di un tempo ripetuto, eterno nella sua ripresentazione, che cela dietro la familiarità del rumore delle onde che si infrangono sulla riva, la complessità del flusso a cui apparteniamo.