Rosa in mano è una mostra in cui la scultura si offre come celebrazione della vitalità del corpo.
Nevine Mahmoud e Margherita Raso con Derek MF Di Fabio Rosa in mano
Con la mostra Rosa in mano di Nevine Mahmoud e Margherita Raso con Derek MF Di Fabio la Fondazione Arnaldo Pomodoro ha presentato il secondo appuntamento del ciclo espositivo 2021 delle Project Room, progetto “osservatorio” dedicato ai più recenti sviluppi del panorama artistico internazionale, affidato per quest’anno alla guest curator Eva Fabbris.
Nevine Mahmoud (Londra, 1988 – vive e lavora a Los Angeles) e Margherita Raso (Lecco, 1991 – vive e lavora tra Basilea e Milano) radicano entrambe la loro pratica in un corpo a corpo con materiali e tecniche: opere scolpite o soffiate.
Per Nevine si tratta di lavori a telaio meccanico, Margherita usa invece un lavoro manuale.
Il risultato consiste per Mahmoud in oggetti a sé stanti, rappresentazioni spiccatamente sensuali di pezzi di corpi o di elementi naturali che si presentano come forme chiuse, mondi scultorei auto-riferiti.
l tessuti di Raso si danno invece come opere che non hanno una forma prefissata e stabile: superfici di grande qualità tattile e visiva che occupano gli spazi pendendo dal soffitto, aggrappandosi alle pareti, appoggiandosi su superfici trovate.
Il confronto tra le due artiste si espande grazie all’intervento di Derek MF Di Fabio (Milano, 1987 – vive e lavora tra Perdaxius e Berlino).
Il lavoro di Di Fabio spesso consiste in workshop, il cui risultato finale è di relativa importanza oggettuale.
Rosa in mano è una mostra in cui la scultura si offre come celebrazione della vitalità del corpo.
Le opere riunite hanno una spiccata qualità tattile, finanche sensuale, che è manifesta nella scelta dei soggetti e radicata nella loro natura esecutiva.