Per Monet, il più apprezzato tra gli impressionisti francesi, il suo giardino era l’opera più bella da lui creata.
MONET Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi
Palazzo Ducale nasce in un momento fortunato della storia di Genova, quando la potenza economica della Repubblica Marinara si affermò in tutto il Mediterraneo, all’indomani della vittoria su Pisa nella battaglia navale della Meloria del 1284.
La storia del Palazzo corre parallela con i fatti più rilevanti della storia della città.
Dal 1992 Palazzo Ducale è un centro culturale dinamico e prestigioso, sede della Fondazione per la Cultura che organizza mostre d’arte, grandi rassegne, incontri ed eventi di carattere commerciale e culturale.
Dall’11 febbraio Palazzo Ducale offre una mostra eccezionale MONET – Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi.
La mostra, curata da Marianne Mathieu, storica dell’arte e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet, si avvale della raffinata illuminazione delle opere a cura di Francesco Murano, oggi tra i più richiesti progettisti italiani d’illuminazione al servizio dell’arte e autore delle luci delle più importanti mostre in Italia.
Il percorso espositivo articolato in ordine cronologico è suddiviso in sette sezioni e presenta tutti i temi salienti dell’Impressionismo e della ricerca artistica intorno alla luce del grande maestro Claude Monet, senza dubbio uno dei pittori più amati tra gli impressionisti e più apprezzati dal grande pubblico.
Sono in mostra oltre cinquanta opere, tra cui le celebri Ninfee (1916-1919 ca.), Iris (1924-1925 ca.), Emerocallidi (1914-1917 ca.), Salice piangente (1918-1919 ca.), le varie versioni de Il ponte giapponese e la sua ultima e magica opera Le rose (1925-1926 ca.).
Si tratta di un nucleo di opere alle quali Monet era intimamente legato, tanto da non volerle mai mettere in vendita e tenerle gelosamente custodite nella sua abitazione di Giverny.
Una mostra in cui le opere sono valorizzate da una sapiente illuminazione che mette in evidenza l’amore per la natura e l’intimità che esse emanano.
Attraverso queste cinquanta opere è possibile vivere con Monet la sua passione per il giardinaggio e le atmosfere dei suoi magnifici giardini di Givency, che furono per lui un piacere per gli occhi, un luogo rilassante per contemplare la natura e fonte di ispirazione.