Con una grande retrospettiva a cent’anni dalla morte L’Albertina di Vienna rende omaggio a Modigliani collocandolo al centro di quella che potrebbe essere definita la rivoluzione del primitivismo.
MODIGLIANI The primitivist revolution
L’Albertina di Vienna ricorda Amedeo Modigliani (1884-1920) con una retrospettiva spettacolare in occasione del 100° anniversario della sua morte
La mostra raccoglie 130 oggetti provenienti da tre continenti.
Inizialmente prevista per il 2020, la mostra era stata rinviata a causa della pandemia, ma ora è finalmente possibile ammirare, per la prima volta in Austria, le opere di questo artista affascinante ed energico.
L’esposizione riunisce i pezzi principali delle collezioni private e dei musei più rinomati di Stati Uniti, Singapore, Regno Unito e Russia nonché le serie più ampie del Musée Picasso a Parigi.
Sono presenti in mostra anche opere della collezione Jonas Netter, grande sostenitore di Modigliani quando quest’ultimo era ancora in vita.
La vita leggendaria di Modigliani e la sua capacità di muoversi tra diverse discipline artistiche hanno un’importanza particolare nella storia dell’arte, anche se lo stesso artista non è mai stato pioniere o precursore nel senso stretto del termine.
A Parigi, nel quartiere di Montmartre, riuscì ad entrare in contatto con i grandi del suo tempo come Picasso, Matisse e Diego Rivera di cui ci lascia ritratti impressionanti, eppure rimase uno sconosciuto per tutta la sua vita.
Anche gli scandali causati da presunti quadri pornografici ne frenarono il successo.
Dal punto di vista stilistico, l’artista italiano rimase sempre un outsider, un solitario che preferì percorrere una strada artistica individuale, pur riuscendo a gettare un ponte avanguardista tra arte moderna ed epoche lontanissime, conferendo un’impronta eccezionale, tutta sua, alla storia dell’arte.
Questa retrospettiva situa l’artista all’interno di una cerchia singolare di pittori d’avanguardia, collocandolo al centro di quella che potrebbe essere definita la rivoluzione del primitivismo.
Un focus speciale, infatti, sarà posto sull’esplorazione perseguita per tutta la vita dell’artista nell’arte del primitivismo.
L’opera di Modigliani sarà quindi giustapposta ad opere chiave caratteristiche di artisti come Pablo Picasso, Constantin Brâncuşi e André Derain, nonché artefatti delle cosiddette civiltà “primitive” – preistoriche, arcaiche e non europee.
La mostra, curata da Marc Restellini, storico dell’arte parigino che ha pubblicato un catalogo ragionato delle opere di Amedeo Modigliani, è organizzata con l’eccezionale sostegno del Musée National Picasso-Parigi