Una giovane artista che riflette sullo spaesamento e il cambio di prospettiva che la reazione della natura all’azione dell’uomo impone
MARTA SPAGNOLI. WHITEOUT
Marta Spagnoli, nata a Verona nel 1994, si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia ove ora vive e lavora.
La sua ricerca è basata sulla pratica del segnare come prima azione naturale, punto di partenza.
Il segnare comprende il segno, appunto, che può diventare rappresentativo di qualcosa oppure no, la macchia, la pennellata.
Tutto questo e altro è segnare, un’azione che risulta un naturale far ed è indispensabile alla rielaborazione della realtà secondo una personale riscrittura.
Non avere praticamente mai immagini preparatorie per le successive e il non premeditare tecniche o supporti fa sì che ogni intervento vorrebbe essere sempre intenzionale, perentorio e ponderato.
L’artista ha forti interessi per la natura e le forme naturali,
Ma l’interesse più specifico è l’uomo e la sua dimensione mitica.
Nel suo lavoro lei si muove e attinge piuttosto liberamente tra rappresentazioni dell’antico, molte foto naturalistiche, illustrazioni scientifiche, immagini attuali o meno.
Ora la Galleria Continua di San Gimignano le dedica la prima personale negli suo spazi espositivi di San Gimignano.
Whiteout è il titolo della mostra che la giovane artista concepisce per il suo esordio in galleria.
Lei ci consegna un mondo in bilico tra realtà, mito e sogno.
Il percorso si compone di una serie di opere inedite realizzate negli ultimi due anni.
Pitture su tela, disegni su carta e tecniche miste su differenti supporti
rielaborano frammenti di forme e figure-
Alla fine le sue opere si presentano come tracce sedimentate di un immaginario tutto personale che considera i luoghi e i simboli della nostra storia.