MARIO SCHIFANO. Smalti su foto

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- DATA INIZIO: 09/04/2022

- DATA FINE: 01/05/2022

- LUOGO: DESENZANO del GARDA – Galleria Civica ‘GB Bosio’

- INDIRIZZO: Palazzo Todeschini- piazza Malvezzi, 38

- TEL: +39 0309143268

Mario Schifano è stato uno degli artisti più significativi del postmodernismo italiano, esponente di spicco della Pop Art italiana ed europea.

MARIO SCHIFANO. Smalti su foto

 

 

La galleria Civica di Desenzano sul Garda aprirà il 9 aprile 2022 con una mostra di Smalti su foto di Mario Schifano.

Nato in Libia nel 1934 e morto a Roma nel 1998, Mario Schifano è stato uno degli artisti italiani più rinomati del secondo Novecento.

Definito talvolta” l’Andy Warhol d’Italia”, Schifano ha rappresentato uno dei riferimenti fondamentali della Pop Art italiana ed europea.

E’ stato certamente uno degli artisti più significativi del postmodernismo italiano.Ha lavorato in numerosi media nel corso della sua carriera, ma è forse meglio conosciuto per i suoi collage costituiti da pubblicità, carta straccia e componenti dipinti.

Durante la seconda metà della sua carriera, il lavoro di Schifano è diventato sempre più politico mentre esplorava questioni come la guerra del Vietnam e i diffusi disordini sociali sia attraverso il cinema che la fotografia.

Ha avuto una vita colorita legando amicizie con artisti, tra cui Cy Twombly, il regista francese, Jean-Luc Godard e membri dei Rolling Stones.

La mostra di Desenzano del Garda, curata da Giovanni Tiboni, prevede l’esposizione di una scelta di fotografie ritoccate a mano dall’artista, selezionate da un corpus che ne conta diverse migliaia.

Schifano, con consuetudine pressoché giornaliera, quasi un lungo esercizio di rilettura della cronaca quotidiana praticato dalla fine degli anni ’80 nell’arco di dieci anni, eseguiva decine di scatti fotografici.

Egli catturava un’ampia serie di immagini dai soggetti e contorni diversi, dai televisori sempre accesi di cui si circondava.

Nei giorni successivi, quasi in una sorta di scrittura automatica, ne evidenziava i contenuti e le valenze per lui più interessanti, enfatizzando così tutto ciò che già in precedenza aveva messo a fuoco tramite la fotografia.

Così il fotografo accumulava note, spunti, appunti; un campionario iconografico sul quale, successivamente, interveniva il pittore.

Inizia dunque il dialogo tra l’immagine fotografica e il segno grafico, tra l’automatismo del mezzo meccanico e la frenesia del gesto manuale, tra l’eterogeneità dispersiva degli scatti e la sintesi cui li riconduce il colore (lacca o pennarelli che siano).

ORARI DI APERTURA

  • martedì e mercoledì 10.30 – 12.30
  • giovedì e venerdì 16.30 – 20.00
  • sabato e domenica 10.30 – 12.30 / 16.30 – 20.00

INFO

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