Fontana, Manzoni e Baj, tre maestri dell’arte italiana del dopoguerra, in mostra a Torino ricordando le storiche mostre del 1958.
LUCIO FONTANA – ENRICO BAJ – PIERO MANZONI
Tre maestri indiscussi dell’arte italiana del dopoguerra, Lucio Fontana (1899-1968), Enrico Baj (1924-2003 ) e Piero Manzoni (1933-1963) vengono proposti a Torino dalla galleria Mazzoleni per riavviare le attività dopo Covid19.
La mostra ricorda un anno importante per i tre artisti il 1958 quando due mostre furono presentate in Italia con il titolo di Fontana Baj Manzoni, entrambe accompagnate da un testo critico di Luciano Anceschi.
A Gennaio a Bergamo e a marzo a Bologna i tre si presentarono assieme.
Due mostre fondamentali in cui le diverse ricerche di tutti e tre gli artisti furono esposte e pubblicate insieme.
Manzoni aveva presentato a Bologna le sue nuove “opere bianche”, successivamente intitolate Achromes.
Fontana, in seguito all’invenzione dei “buchi” nel 1949, opere fondanti dello spazialismo iniziò a lavorare al suo primo “Concetto spaziale Attese” con “tagli” nella tela.
Baj con il suo approccio “oltre la pittura”, usando tessuti, bottoni e oggetti decorativi per creare il suo lavoro.
Le opere esposte a Torino ricordano questo momento chiave della storia dell’arte con pezzi del 1958 da prima e dopo questa data per far luce sui percorsi seguiti dagli artisti. Concentrandosi sull’uso di nuovi metodi radicali e sulla sperimentazione di materiali che alla fine hanno definito il loro lavoro di “firma”, la mostra attraverserà movimenti artistici come lo spazialismo e l’arte nucleare.