Palazzo Roverella propone una nuova, importante esposizione monografica su Marc Chagall, il primo artista che, in vita, ebbe un museo in Francia
MARC CHAGALL. Anche la mia Russia mi amerà
Palazzo Roverella è uno spazio espositivo di proprietà del Comune di Rovigo, affidato in gestione alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
La Fondazione ha preso due impegni: programmare e organizzare eventi espositivi e valorizzare la Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo.
Dal 4 aprile al 5 luglio doveva tenersi la mostra MARC CHAGALL. Anche la mia Russia mi amerà neppure inaugurata causa Coronavirus.
Ora la mostra si potrà aprire a meta settembre e fino a gennaio 2021
Una selezione esemplare di oltre cento opere, circa 70 i dipinti su tela e su carta oltre alla straordinaria serie di incisioni e acqueforti pubblicate nei primi anni di lontananza dalla Russia, Le anime morte di Gogol, il più profondo sguardo sull’anima russa della grande letteratura.
Le opere che verranno esposte a Palazzo Roverella provengono oltre che dagli eredi dell’artista, con un vasto e generoso prestito, dalla Galleria Tretyakov di Mosca, dal Museo di Stato Russo di S. Pietroburgo, dal Pompidou di Parigi, dalla Thyssen Bornemisza di Madrid e dal Kunstmuseum di Zurigo
Una mostra che non intende raccontare “di tutto un po’” ma sceglie un tema preciso e lo approfondisce attraverso una selezione dei suoi capolavori imprescindibili.
Infatti il tema centrale su cui è costruita la mostra è quello dell’influenza della cultura popolare russa sull’intera ricerca artistica di Chagall.
Anche quando era ormai lontano dalla sua terra, Chagall ha continuato a rappresentare animali, case , villaggi che vide nei suoi anni giovanili.
Ma non solo, l’iconografia religiosa, presente in icone e rappresentazioni popolari , con gli animali che popolavano la quotidianità dei villaggi russi, è sempre presente nel mondo poetico e sognante dell’artista russo di origine ebrea che ha vissuto il secolo breve (1887 -1985)