Una mostra che intende evidenziare il carattere laboratoriale e interdisciplinare dell’arte di Prampolini fra pittura, scenografia, architettura, arti applicate e grafica
Laboratorio Prampolini #2 Taccuini, disegni e progetti inediti dal Futurismo all’Art Club – Mostra Roma
ROMA – Galleria Comunale d’Arte Moderna/GAM Via Francesco Crispi 24
Dal 23/06/2023 al 14/01/2024
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura la mostra Laboratorio Prampolini #2 (Taccuini, disegni e progetti inediti dal Futurismo all’Art Club) è aperta alla Galleria Comunale d’Arte Moderna/GAM di Roma fino al 14 gennaio 2024.
L’esposizione è concepita come un progetto esclusivo per mezzo del quale s’intende riportare l’attenzione sul multilinguismo artistico e l’interdisciplinarietà di Enrico Prampolini, nell’arco di tempo che va dagli anni Trenta ai Cinquanta del Novecento, all’apice quindi della carriera e dell’esuberanza progettuale dell’artista.
In mostra opere, disegni, materiali grafici e documentali poco conosciute e/o totalmente inediti provenienti dalle diverse donazioni degli Eredi Prampolini alla Sovrintendenza Capitolina.
Queste donazioni erano iniziate nel 1992 e si erano protratte fino al 2020, già in parte presentate al pubblico nella mostra del nucleo iniziale dal titolo Laboratorio Prampolini.
Una mostra che intende evidenziare il carattere laboratoriale e interdisciplinare dell’arte di Prampolini fra pittura, scenografia, architettura, arti applicate e grafica, senza dimenticare gli allestimenti delle grandi mostre di Regime, l’editoria, fino alla riflessione teorica, alla promozione e all’organizzazione culturale, fra cui l’attività critica e l’insegnamento.
Viene evidenziato in particolare il ricco corpus grafico fatto di disegni inediti, progetti architettonici e sketchbooks (anni Trenta-Cinquanta) contenenti elaborati grafici, schizzi e rapide composizioni che bene esemplificano il grande lavoro progettuale dell’artista oltre alla sua creativa estroversione artistica.
La mostra pone a confronto questo ricco corpus, revisionato ed approfondito dalla Sovrintendenza capitolina con le opere pittoriche dello stesso Prampolini, provenienti dal CRDAV Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive di Sovrintendenza, dalla Galleria d’Arte Moderna e da altre importanti collezioni d’arte pubbliche (GAM Torino, Galleria Nazionale d’Arte moderna e contemporanea, MART, Collezione Roberto Casamonti di Firenze, Museo del Novecento di Firenze, Pinacoteca Palazzo Ricci di Macerata, ecc.) e private, in una percorrenza stilistica e iconografica che prima di tutto tiene conto della rilevanza della progettualità prampoliniana a seguito dell’esperienza futurista degli anni Dieci e del passaggio al cubismo e poi all’astrattismo dagli anni Venti in poi.