Il dipinto in esame eseguito nel 1904 dal pittore G. Innocenti,può essere considerata una rivisitazione dell’immagine sacra indicata anche come Madonna del Carmelo o delle Grazie. Tale rappresentazione, appartiene alla cultura figurativa devozionale popolare, presente in gran parte dell’Italia meridionale post-Tridentina. Il tema strettamente legato a quello della Madonna delle Grazie ne rappresenta una variante: infatti solitamente la Madonna col bambino che fa stillare il latte dal seno per il refrigerio delle anime purganti, presente ad esempio in molti dipinti del sud Italia tra la seconda metà del XVI sec. fino al secolo seguente, ma anche oltre. Nel dipinto dell’artista Innocenti la Vergine viene rappresentata nell’atto di rendere grazia ad una delle due anime poste ai suoi piedi in attesa di essere incoronata dal bambino, con una corona di piccoli fiori bianchi. Tra le rappresentazioni più importanti della Madonna del Suffragio vale la pena ricordare il dipinto di Giovan Bernardo Lama del 1560 conservato a Camerota (Salerno) nella chiesa di S. Maria delle Grazie ( la Vergine preme con la mano il suo seno sinistro da cui sgorgano gocce di latte raccolte da un gruppo di anime purganti.L’altra rappresentazione è del 1624 indicata anche come Immacolata Concezione (statua lignea policroma, Grotte di Castro – Le).
SCHEDA DI RIVELAZIONE ED ANALISI DELL’OPERA: MADONNA DEL SUFFRAGIO
Informazioni generali d’inventario:
Località: Roma
Provincia e Comune: Roma
Luogo di conservazione: Basilica di S. Maria in Montesanto
Attribuzione: G. Innocenti (1904)
Soggetto: Madonna del Suffragio con anime del Purgatorio
Dimensioni: Base 1,53 cm X altezza 2,67cm
Sorveglianza: presente
Struttura attuale del dipinto: telaio di legno originale integro
Descrizione dell’edificio di provenienza: Basilica di S. Maria in Montesanto ( detta chiesa degli Artisti)
Localizzazione della pittura nella struttura d’origine: all’interno della Basilica , posta sull’altare, incastonata in una cornice in stucco.
Descrizione del Supporto
Supporto attuale del dipinto:telaio di legno, tela originale e gesso
Sezione del Supporto:pigmento,gesso,tela
Stato di conservazione del Supporto:medio
Coesione: media
lesioni del telaio e della tela: assenti
Umidità del supporto: assente
Aderenza fra gli strati:media
Attacchi biologici: assenti
Descrizione della superficie pittorica
Spessore: minimo
Legante:olio di lino
Pigmenti utilizzati:colori ad olio
Umidità: assente
Stato di conservazione: medio
Coesione: media
Aderenza: scarsa
Sollevamenti:parte superiore del dipinto, perdita di colore.
Resistenza all’acqua:media
Attacchi biologici:assenti
Alterazioni cromatiche:alcune
Strati sovrapposti
Depositi di polveri e depositi organici
Stato di conservazione:sufficiente
INTERVENTO DI RESTAURO
-Consolidamento
-pulitura
-stuccatura
-reintegrazione
Nella prima fase si è intervenuti consolidando la pellicola pittorica:il piano di lavoro è stato protetto con dei teli in plastica sui quali è stato steso il dipinto pronto per essere consolidato con del paraloid (300gr. disciolto in 3 l. di diluente nitro).Il consolidante in questione è stato applicato a pennello su tutta la superficie del dipinto;Successivamente si è proceduto alla prova di pulitura con diluente nitro asportato con dell’essenza di Trementina.Per la presenza di sollevamenti di colore sulla parte alta del dipinto, il retro del dipinto è stato inumidito con una spugna intrisa d’acqua.Il dipinto è stato successivamente posto su delle tavole per creare un certo spessore sul retro durante le fasi della stiratura ,per favorire l’adesione del colore. Durante tale fase la parte dipinta è stata protetta con della carta da modelli (doppio strato).E’ stato adoperato un ferro da stiro non molto caldo che ha favorito l’adesione del colore.Successivamente le lacune sono state stuccate con del gesso di Bologna e colla di coniglio .Lo stucco in eccesso è stato asportato delicatamente con il bisturi levigato con carta abrasiva n.500 e 1000 .L’integrazione del colore è stata eseguita ad acquerello e colori a vernice.Il dipinto è stato protetto con verniciatura finale.
(Articolo a cura di Loredana Rizzo)