Carlo Maderno e la sua facciata

Questa volta parleremo dei grandi restauri del passato,che hanno riportato all’antico splendore grandi ed importanti opere d’arte sia pittoriche che architettoniche.Inizieremo il nostro viaggio a Roma dove andremo ad ammirare il restauro della Basilica di S. Pietro o meglio della sua facciata . Nei primi anni del Seicento,l’architetto Carlo Maderno,ricevette l’incarico da parte di Pio V di ampliare, per esigenze di culto e di capienza, lo schema centrale ideato da Michelangelo per San Pietro, in un impianto basilicare, ossia longitudinale, da ottenersi allungando la navata ed affiancando ad essa nuove cappelle.Tale sistemazione comportava, da un punto di vista architettonico, un problema immenso legato alla cupola già eretta, che rischiava di scomparire visivamente dietro la massa dell’avancorpo aggiunto. Si poneva così il problema della facciata risolto da Michelangelo, annullando la sua importanza, pensando ad un portico sorretto da colonne che veniva così a sostituire nell’ingresso i pilastri.

Maderno cercò di rimanere il più possibile fedele al disegno michelangiolesco, sviluppando la facciata di S. Pietro in larghezza più che in altezza, in modo da conservare al visitatore una visione della cupola.Secondo alcune testimonianze storiche, il Maderno volle creare un gioco di chiaroscuri straordinari,facendo scurire con l’ocra gialla il fondo della facciata che risaltava rispetto al bianco travertino delle colonne protese in avanti, mentre la loggia centrale delle benedizioni fu messa in luce da sfumature di verde,ocra e rosso. Questi colori, alcuni anni fa, grazie all’attento lavoro di abili tecnici del restauro, furono puliti e riportati al loro splendore originale. La facciata ampia 7000 metri quadrati circa, fu analizzata millimetro per millimetro con diverse tecniche di analisi, per stabilire il tipo di degrado e l’intervento d’apporre.Sotto la patina di tipo ambientale, depositatasi nel corso dei secoli, fu trovato dell’ossalato di calcio, cioè l’elemento costituente la pellicola pittorica naturale, che aveva offuscato la bellezza dei colori allo stato originale.Il restauro eseguito ha restituito la facciata di San Pietro così come era stata proggettata dal Maderno, intervenendo solamente alla cancellazione del degrado, evitando qualsiasi effetto di spatinatura o falsi cromatismi, affacciandosi così al nuovo millennio con la sua autentica e splendida veste.

 

(Articolo a cura di Loredana Rizzo)

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