A Londra l’arte graffiante di Jim Shaw che immagina il presidente Donald Trump e sua moglie che scendono nel nono cerchio dell’Inferno dantesco.
Jim Shaw: Hope Against Hope
La Simon Lee Gallery presenta una mostra di nuovi dipinti dell’artista di Los Angeles Jim Shaw, la sua prima alla galleria di Londra dal 2016.
Shaw è celebrato per le narrazioni stravaganti e l’arguzia acuta con cui porta in vita il suo universo distopico, anche se stranamente familiare.
I suoi quadri provocatori, che siano sinistri, satirici i o semplicemente ironici, nascono dalla fervida immaginazione dell’artista.
Ma questa immaginazione diventa creatività nell’incontro con i materiali che usa per il suo lavoro: la sua ricca collezione di ritagli di riviste e giornali, poster e stampe, fumetti e pubblicità ingannevoli, che ha iniziato a collezionare durante l’adolescenza anni nel Michigan negli anni ’60.
La produzione artistica di Shaw è ricca di riferimenti e critiche sui fatti della vita americana, alcuni recenti altri del passato, anche storico.
Sono in mostra alcuni dipinti su fondali teatrali trovati, prodotti durante un periodo di tensione politica, sociale ed economica.
In questi Shaw gioca fondendo la finzione con la realtà per evidenziare lo stato fantastico della vita americana contemporanea.
Non mancano nelle sue opere i politici e le personalità pubbliche di rilievo.
Sono rappresentati sfigurati dagli effetti del loro egocentrismo e non mancano le provocazioni anche coraggiose.
L’artista, ad esempio, non teme di rappresentare Donald J. Trump, presidente degli Stati Uniti, e sua moglie, Melania, che scendono una scala mobile nel nono cerchio dell’inferno di Dante per trovare un gruppo di traditori.