Le ceramiche di Claire Lindner presentano una varietà nelle forme e nei trapassi cromatici, che producono una sensazione che è insieme di estraneità e di soffusa inquietudine, di spaesamento e di mistero.
IN LIMBO Claire Lindner
La Galleria MAAB è stata fondata a Padova nel 2009 da Michael Biasi.
Nel 2013 la galleria ha aperto un nuovo spazio espositivo nel centro di Milano.
Fin dall’inizio dell’attività la galleria ha posto la sua attenzione sul lavoro di riscoperta di importanti artisti del panorama storico-artistico europeo, attivi dagli anni Cinquanta e Sessanta, nell’ambito delle continue evoluzioni del linguaggio dell’arte contemporanea internazionale.
Dal 25 maggio 2022 la galleria presenta una mostra personale dell’artista francese Claire Lindner dal titolo In limbo.
Claire Lindner, nata a Perpignan nel 1982, si esprime attraverso sculture in ceramica policroma che danno voce a un immaginario che guarda al mondo naturale tra assonanze e rimandi continui a forme biologiche.
Le sue opere, giocate tra il familiare e il perturbante, mettono in scena un teatro della vita carico di desiderio e di passione, di eros e di thanatos, ove la fluidità e la sinuosità delle forme sono evidenziate da un uso particolare dei colori, capaci di richiamare la provenienza di tutte queste forme dal mondo della natura, il meno possibile mediata.
Per la mostra alla MAAB Gallery l’artista francese ha creato una serie di sculture a parete dalle forme sinuose e volanti che sembrano volersi liberare del peso della materia per librarsi nell’aria, con le loro forme serpentinate e fluide, portatrici di turbolenza e di desiderio.
Un’altra serie di opere richiama invece l’azione dell’uomo e una sua attività creativa nel realizzare il panneggio.
In Lindner però il panneggio non è considerato un puro elemento decorativo ma un simbolo legato al movimento stesso della vita, della sua natura metamorfica e mutevole, oltreché come vettore di emozioni e di connotazioni psicologiche.
Nel complesso le opere di Lindner, nella varietà delle forme e dei trapassi cromatici, creano nel visitatore una sensazione che è insieme di estraneità e di soffusa inquietudine, di spaesamento e di mistero.