Matera rende omaggio al cinema e al fumetto, con una mostra dedicata al famoso cartellonista Renato Casaro.
Il mio nome è Renato Casaro
Il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, inaugurato nel 2003 ha sede in Palazzo Lanfranchi, un bellissimo edificio storico di Matera, costruito nel 1668 per volere del vescovo Vincenzo Lanfranchi, che rappresenta la più importante espressione dell’architettura del Seicento in città.
Nel Palazzo dal 2 ottobre sono aperte due mostre dedicate al mondo del fumetto e del cinema, una dedicata a Diabolik, l’altra al cartellonista Renato Casaro.
La mostra dedicata al cinema Il mio nome è Renato Casaro, inaugurata il 2 ottobre assieme a Diabolik: Enigma al Museo di Palazzo Lanfranchi, rimane aperta oltre la chiusura di quest’ultima programmata il 7 novembre, fino a marzo 2023.
Il mio nome è Renato Casaro nasce dalla collaborazione tra il Museo Nazionale di Matera, la Direzione regionale Musei Veneto, l’Associazione Tapirulan e il Matera Film Festival ed è curata da Chiara Matteazzi e Fabio Toninelli.
Renato Casaro (Treviso 1935) è considerato oggi uno dei più influenti e innovativi cartellonisti cinematografici italiani.
Nel corso della sua lunga carriera Casaro ha realizzato migliaia di opere dedicate alla settima arte, divenendo molto popolare anche all’estero.
Ha lavorato con i più grandi registi del mondo quali Quentin Tarantino, Bernardo Bertolucci, Sergio Leone, James Cameron, David Lynch.
Casaro costituisce il nesso tra cinema e fumetto perché fu l’autore del manifesto del film Diabolik di Mario Bava girato nel 1968.
Purtroppo, il bozzetto originale di quel manifesto è andato perduto, ma l’artista si è messo a disposizione degli organizzatori e, per questa occasione, ha riproposto una nuova versione di quel mitico bozzetto.
La mostra allestita a Palazzo Lanfranchi celebra Casaro con l’esposizione di 100 opere tra originali e manifesti realizzati dagli anni ’50 ad oggi.