Le immagini di Gregory Crewdson portano il visitatore in un mondo crepuscolare dove la dimensione autobiografica si mescola al ritratto di un’America senza gloria
GREGORY CREWDSON: eveningside 2012-2022 – Mostra Arles
![Mostra fotografica Arles](https://bunny-wp-pullzone-uasdb6tx6b.b-cdn.net/wp-content/uploads/2023/07/Schermata-2023-07-06-alle-14.53.29.png)
ARLES (Francia)- La Mécanique Générale 33 avenue Victor Hugo, 13200 Arles
Dal 03/07 al 24/09/202
Dal 1970 la cittadina francese di Arles in Provenza ospita Les Rescontres d’Arles, una settimana di full immersion nella fotografia durante la quale in tutta la città giorno e notte, fotografi e curatori del programma incontrano il pubblico in proiezioni serali, visite guidate, dibattiti, conferenze.
Il programma è da sempre arricchito da un numero rilevante di mostre in vari siti della città spesso trampolino di lancio per talenti emergenti ma anche occasione per offrire al pubblico l’opera di maestri della fotografia.
Nel 2023 i Rescontres d’Arles sono programmati dal 3 al 9 luglio e tra le mostre presenti nel programma anche GREGORY CREWDSON: eveningside 2012-2022, inaugurata il 3 luglio presso La Mécanique Générale di avenue Victor Hugo e coprodotta da Les Rescontres d’Arles con Gallerie d’Italia/Intesa San Paolo di Torino.
Negli ultimi trent’anni, Gregory Crewdson ha elaborato un ritratto dell’America dei sobborghi che guardano con gli occhi spalancati i barlumi di un sogno che svanisce.
Le sue fotografie hanno assemblato i frammenti di un mondo crepuscolare, mescolando una dimensione autobiografica al ritratto di un’America senza gloria.
Luci pallide e strade deserte sono stati fin dall’inizio i luoghi prediletti delle sue creazioni, concepite come scene cinematografiche per produrre fotografie che restano immagini di film che non esistono.
Questa mostra riunisce tre serie di lavori realizzati tra il 2012 e il 2022 che hanno posto Gregory Crewdson come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea.
Cathedral of the Pines e An Eclipse of Moths dimostrano una profonda intimità negli scatti che producono immagini speciali collegate alla vita di Gregory Crewdson, alla sua partner romantica e creativa Juliane Hiam e dei loro figli.
Sono immagini che portano il visitatore in una dimensione autobiografica con sfumature politiche, espresse poi in modo più sottile in Eveningside che conclude la trilogia, mostrata per la prima volta in Francia.
La trilogia è introdotta dalla serie Fireflies (1996), concepita senza il minimo decoro o la post-produzione tipica delle creazioni di Crewdson.
Fireflies è una singolarità, tanto da essere rimasta nascosta per dieci anni prima di essere svelata.
I suoi balletti nuziali di lucciole che perforano il crepuscolo rivelano una pulsazione poetica e fanno da contrappunto alla lenta polverizzazione del mondo svelata dalla trilogia.
Queste lucciole testimoniano l’attaccamento del fotografo al contemplativo: è qui che sta l’articolazione del suo lavoro, in un’oscillazione tra il poetico e il politico, tra una modesta sensibilità e lo sguardo gettato sulla risacca che colpisce un mondo preso da una lenta brutalità.
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