Giulia Cenci. Tallone di ferro

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- DATA FINE: 22/08/2021

- LUOGO: FIRENZE – Museo Novecento

- INDIRIZZO: Piazza Santa Maria Novella 10

- TEL:  +39 055 286132

Giulia Cenci si confronta con Arturo Martini in un viaggio visionario tra le contraddizioni del presente.

Giulia Cenci. Tallone di ferro

 

Giulia Cenci, Tallone di ferro, Installation view
Giulia Cenci, Tallone di ferro, Installation view

 

Il Museo Novecento di Firenze ha lanciato DUEL un progetto di confronto dialettico tra artisti internazionali e le opere della collezione permanente del Museo Novecento.

Protagonista di questo nuovo appuntamento del ciclo è Giulia Cenci (Cortona, 1988), finalista al Maxxi Bvlgari Prize 2020.

Nella mostra TALLONE DI FERRO, la giovane artista ha scelto di innescare un dialogo con la scultura in bronzo Leone di Monterosso – Chimera di Arturo Martini.

L’esposizione è, dunque la rielaborazione in chiave moderna di un’immagine fantastica appartenente alla mitologia classica, nata dalla mente dei Greci e poi adottata da Etruschi e Romani.

Questi tramandarono il mito della Chimera, un essere terrificante, con il muso di leone, il corpo di capra e la coda di serpente, ucciso dall’eroe Bellerofonte.

Dopo la presentazione tre anni fa, in Sala Leone X di Palazzo Vecchio, della celebre Chimera di Arezzo, rinvenuta nel XVI secolo, e trasferita poi a Firenze da Cosimo I de’ Medici, il mostro ritorna a farsi vivo sotto le forme moderne inventate da Arturo Martini.

Ed è proprio con questa figura terribile che Giulia Cenci entra in dialogo, creando a sua volta macchine minacciose, risuscitando miti e personificazioni, cui appaiono delegate le angosce e inquietudini del profondo.

Giulia Cenci ha realizzato una serie di opere site-specific, invadendo lo spazio con creature ‘mostruose’ nate dalle rovine di macchinari industriali e agricoli.

L’artista crea una sorta di ‘paesaggio-anatomia’ che si dispiega lungo una complessa catena di montaggio, un assemblage tridimensionale di forme e strumenti abbandonati e fuori uso.

Sono costruzioni metamorfiche in cui parti meccaniche evocano o si mescolano a dettagli anatomici, come in una sorta di Frankenstein o chimera.

Due enormi bracci meccanici, composti da frammenti di pezzi agricoli e di automobili, ridefiniscono lo spazio, costringendo il visitatore a un percorso obbligato.

 

ORARI DI APERTURA

  • Lunedì- venerdì 11.00- 17.30 (Giovedì chiude ore 12.30)

INFO

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