GIAMPAOLO BABETTO – segno e luce

Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito. NB obbligo Green Pass per accedere agli spazi espositivi chiusi

- DATA INIZIO: 14/01/2022

- DATA FINE: 03/04/2022

- LUOGO: VENEZIA – Basilica di san Giorgio Maggiore

- INDIRIZZO: Isola di san Giorgio

- TEL: +39 041.5227827

La mostra di Giampaolo Babetto propone un confronto con il Sacro nella basilica palladiana di San Giorgio Maggiore a Venezia

GIAMPAOLO BABETTO – segno e luce

 

 

Giampaolo Babetto è nato a Padova nel 1947, ha studiato all’Istituto d’arte Pietro Selvatico di Padova e all’Accademia di Belle Arti di Venezia e oggi vive e lavora ad Arquà Petrarca sui colli Euganei.

 

Babetto è considerato il maggior esponente del gioiello d’artista contemporaneo della scuola padovana, nota nel mondo per la sua ricerca molto avanzata nel campo dell’oreficeria d’autore.

Rappresenta nel mondo il modello italiano di oreficeria contemporanea, oltre ogni decorativismo.

La sua ricerca di forme pure, rigorosamente geometriche, non perde mai di vista la funzione pratica del gioiello, oggetto sempre indossabile e godibile.

La sua raffinatissima creatività lo porta ad associare l’oro a materie non convenzionali come la plastica e il vetro, e a praticare lavorazioni all’avanguardia e di grande savoir-faire tecnico, come il niello di cui è riconosciuto maestro.

Suoi lavori sono esposti in 42 musei del mondo e presenti nelle collezioni più raffinate.

Ora Babetto si confronta con il sacro e sceglie di farlo con la mostra Segno e luce nella monumentale Basilica palladiana dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore a Venezia, patrimonio storico-artistico della città lagunare e luogo indiscusso di culto e spiritualità.

La mostra è curata da Andrea Nante storico dell’arte e direttore del Museo Diocesano di Padova e Carmelo Grasso, direttore e curatore istituzionale della Benedicti Claustra ramo onlus della comunità monastica,

Segno e Luce, che aprirà al pubblico il 14 gennaio 2022, nasce dalla sensibilità dell’artista e dei monaci benedettini di san Giorgio che da anni accolgono installazioni e interventi di arte contemporanea dei più noti artisti internazionali (Anish Kapoor, John Pawson, Jaume Plensa, Michelangelo Pistoletto, Sean Scully, Not Vital).

Nello splendido scenario del Coro Maggiore, realizzato dall’artista fiammingo Albert van den Brulle nel 1598, il maestro padovano presenterà un’opera inedita che richiama con grande maestria alla genealogia di Gesù a partire da Jesse.

Seguirà un percorso espositivo che eccezionalmente coinvolgerà anche la maestosa Sagrestia.

“Con questo progetto gli spazi sacri della Basilica si aprono a nuove sperimentazioni artistiche che, sulla scia di una tradizione secolare, da sempre hanno contraddistinto la vita liturgica della comunità benedettina.

Non semplici oggetti ma espressioni che associate a gesti, trasmettono messaggi dal significato profondo e fanno vivere l’esperienza e l’incontro con il trascendente e l’immanente”.

ORARI DI APERTURA

  • tutti i giorni 09.00 – 19.00

INFO

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