Giacomo Manzù è l’autore della Porta della morte, considerata la più bella tra le porte della basilica di San Pietro a Roma.
Giacomo Manzù. La scultura è un raggio di luna
VERCELLI – Polo Espositivo Arca Piazza San Marco, 1
Dal 10/03 al 21/05/2023
Ospitato all’interno della ex chiesa medievale di San Marco lo spazio espositivo Arca dal 2007 è stato gestito anche dalla Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
Dal 10 marzo 2023 lo spazio ospiterà una grande retrospettiva dello scultore Giacomo Manzù, assieme all’ex chiesa di San Vittore e al museo del Duomo di Vercelli.
La mostra è stata ufficialmente presentata il 22 dicembre in comune a Vercelli.
L’esposizione dal titolo Giacomo Manzù. La scultura è un raggio di luna è curata da Marta Concina, Daniele De Luca e Alberto Fiz e riunisce oltre trenta sculture, alcune monumentali, messe a disposizione dalla Fondazione Manzù, dallo Studio Copernico e da importanti collezionisti privati.
In particolare, accanto ad alcuni storici Cardinali in bronzo degli anni Quaranta, compare Grande Cardinale seduto, un’opera monumentale alta oltre due metri modellata nel 1983 da cui emerge la componente ieratica della figura all’interno di forme rigide e sintetiche assimilabili a piramidi.
Come pure del 1983 è l’altra opera monumentale Donna che guarda, di 252 centimetri d’altezza scolpita in ebano un materiale che, come afferma Manzù, “è bello, durissimo, ha come il sangue nelle sue vene, si lavora come il ghiaccio ma è eterno”.
Realizzata dalla Città di Vercelli, Arcidiocesi di Vercelli, Studio Copernico in collaborazione con la Fondazione Manzù la mostra intende mantenere viva la memoria del lavoro di uno degli artisti più importanti nella scena italiana dell’arte del XX secolo.
Giacomo Manzù, pseudonimo di Giacomo Manzoni (Bergamo nel 1908 – Roma 1991) è, infatti, uno dei maggiori scultori del Novecento.
Era il dodicesimo di quattordici fratelli di una famiglia con scarse possibilità economiche.
Il padre calzolaio arrotondava le magre entrate con l’attività di sagrestano ed il piccolo Giacomo può frequentare la scuola fino alla seconda elementare, per lavorare presto presso botteghe di artigiani locali.
Qui il futuro scultore impara a scolpire e dorare il legno, prende confidenza con altri materiali come la pietra e l’argilla, mentre frequenta i corsi di Plastica Decorativa presso la scuola A. Fantoni di Bergamo.
Durante il servizio militare a Verona, ha l’occasione di ammirare e studiare le porte di San Zeno e si appassiona ai calchi dell’Accademia Cicognini.
Si dedica quindi alla scultura dando avvio ad una intensa attività premiata, tra l’altro, nel 1941 con la cattedra di scultura all’Accademia di Brera, nel 1942 con il gran premio di scultura alla Quadriennale di Roma e nel 1948 con la medaglia d’oro alla Biennale di Venezia per la serie di sculture dei Cardinali.
Ha realizzato alcuni importanti portali per cattedrali, fra cui la Porta della morte a San Pietro a Roma, nata dalla sua profonda amicizia con il papa suo conterraneo Giovanni XXIII e considerata la più bella della Basilica vaticana.
La rassegna di Giacomo Manzù – afferma il Sindaco Avv. Andrea Corsaro – ha anche l’obiettivo di accrescere la conoscenza delle realtà locali, in particolare le istituzioni museali, l’università e le chiese diventando occasione preziosa per far conoscere la ricchezza del patrimonio storico e artistico della città.
