Baselitz produce le sue nuove opere con le classiche figure a testa in giù, attraverso un processo di trasmissione delle immagini da grandi tele dipinte distese nel pavimento a nuove tele pressate sopra
GEORG BASELITZ. Springtime
Georg Baselitz è il nome d’arte del pittore e scultore tedesco Hans-Georg Kern (n. Deutschbaselitz, Sassonia, 1938).
Esponente di spicco della pittura espressionista, la sua ricerca pittorica è stata caratterizzata dalla scelta di colori violenti su quadri dalle grandi dimensioni dove prevalgono soggetti familiari e temi afferenti il disagio e la malattia mentale.
Nella scultura e nella grafica, dopo essersi riappropriato della tradizione germanica, ha elaborato una ricerca originale in cui si evidenziano anche spunti desunti dall’arte italiana.
Georg Baselitz è un artista instancabile, capace di lavorare sodo e la sua inesauribile energia sono notevoli per un artista ottantenne, soprattutto uno che dipinge accovacciato sul pavimento, piegato in due.
Ultimamente ha iniziato a sperimentare una tecnica completamente nuova.
Cionsiste in un processo di trasferimento di un’immagine da una tela dipinta distesa sul pavimento una seconda tela sopra di essa, coperta con uno sfondo bianco o nero.
Baselitz applica quindi vari gradi di pressione sul retro di questa seconda tela e la pittura ad olio ancora bagnata della tela originale si trasferisce nella seconda tela.
Una volta che è stata staccata dalla prima tela, quest’ultima viene solitamente scartata, anche se occasionalmente viene lavorata ed esposta a sé stante.
Ad alcune delle prime opere su fondo nero prodotte in questo modo è stato dato un rivestimento di pittura dorata mista a vernice dorata, tramite una pompa a spruzzo o con un pennello o entrambi.
Le opere in mostra, sempre figure capovolte, assumono una forma speculare rispetto agli originali quasi indipendenti dall’azione pittorica dell’artista.