Pierre Alechinsky, il più importante artista belga vivente, stupisce ancora a 93 anni con la sua straordinaria arte grafica
PIERRE ALECHINSKY. Carta Canta
La mostra “Carta Canta” presenta circa 150 opere su carta di Pierre Alechinsky, dipinti e disegni della collezione dei Musei reali di belle arti del Belgio (RMFAB), con nuove eccezionali donazioni, che onorano uno dei più importanti artisti belgi viventi.
Pierre Alechinsky nasce a Bruxelles il 19 ottobre 1927. Presto si interessa di grafica e nel 1944 si iscrive all’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture et des Arts Décoratifs di Bruxelles, dove studia illustrazione e tipografia.
Nel 1949 l’artista belga aderisce al gruppo CoBrA , acronimo composto dalle lettere iniziali delle capitali di Danimarca, Belgio e Olanda paesi di origine degli artisti aderenti artisti Karel Appel, Asger Jorn, Constant, Carl Henning Pedersen e Corneille
Il rapporto di amicizia tra Perre Alechinsky e il Museo di Belle Arti del Belgio inizia nel 1955 con l’acquisizione dell’opera Migration.
Da allora sono state continue le donazioni dell’artista al Royal Museum tanto da costituire un fondo di bel 270 lavori tra Disegni, stampe e libri.
Ora l’artista ha fatto una ulteriore eccezionale donazione: più di 200 disegni, acquerelli, acqueforti, litografie e dipinti invitano a sognare e viaggiare verso l’infinito dell’immaginazione.
La mostra “Carta Canta” nasce come omaggio del Royal Museum al grande artista belga e quale ringraziamento per la sua generosità.
La mostra presenta l’infinita esplorazione dell’immaginario di Alechinsky, guidato da un acuto senso per la sperimentazione tecnica.
Questa pratica eleva l’atto del disegno – e quindi il disegno stesso – al centro del suo corpo di lavoro ricco e sfaccettato.
Inoltre, la visione interdisciplinare della mostra stabilisce i collegamenti tra l’artista e la collezione di RMFAB, da Ensor a Magritte.
Ancora oggi emerge un artista che ha reinventato l’arte grafica più e più volte durante il suo percorso artistico e che, all’età di 93 anni, continua a far “cantare” la carta e l’intero Museo.