Galileo Chini e il Simbolismo Europeo.

Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito. NB obbligo Super Green Pass e mascherina per accedere agli spazi espositivi

- DATA INIZIO: 07/12/2021

- DATA FINE: 25/04/2022

- LUOGO: FIRENZE – Villa Bardini

- INDIRIZZO: Costa San Giorgio 2

- TEL: +39 055 2638599 / +39055 2346988

Galileo Chini è stato il maggiore esponente italiano e uno dei maggiori interpreti europei del modernismo Liberty e del simbolismo.

Galileo Chini e il Simbolismo Europeo.

 

 

Dopo essere stata lasciata a se stessa per molti anni, Villa Bardini è stata completamente ristrutturata dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron insieme alla Fondazione CR Firenze e riaperta al pubblico nel 2006, con nuovi spazi destinati a eventi ed esposizioni.

Villa Bardini torna così a essere luogo d’arte e di cultura, e ad ospitare eventi e opere di grandi artisti nazionali e internazionali.

Dal 7 dicembre al 25 aprile 2022, 200 pezzi fra dipinti, disegni, illustrazioni e ceramiche del pittore, illustratore e ceramista fiorentino Galileo Chini (1973-1956), che è stato il maggiore esponente italiano e uno dei maggiori interpreti europei del modernismo Liberty e del simbolismo.

La mostra prende in esame i primi 20 anni della vita artistica di Chini, dal 1895 al 1914 circa, (dalla prima maturità fino alle soglie della Prima Guerra Mondiale).

Sono gli anni improntati dall’appassionata adesione al clima del Simbolismo internazionale e delle istanze moderniste dell’Art Nouveau, che lo resero fra i maggiori artisti italiani dell’epoca e tra i più conosciuti all’estero.

Chini era ammirato anche da artisti d’avanguardia che avrebbero rivoluzionato l’arte italiana, come Umberto Boccioni.

Chini incarnava un’ideale di modernità nell’Europa di quel periodo, e partecipò con grande successo alle maggiori esposizioni internazionali (Torino, Parigi, Monaco, Bruxelles, San Pietroburgo, St. Louis).

Fra le opere esposte alcuni capolavori come i vasi “preraffaelliti” della primissima fase, alcuni capolavori presenti all’Esposizione internazionale di Parigi del 1900, il vaso a lustro rosso con alberi del 1902, il grande cache-pot con camaleonti ecc.: pezzi da annoverarsi tra i capolavori della ceramica europea di quel periodo.

La mostra valorizza l’opera di Chini anche attraverso il confronto con opere presenti in mostra dell’ambiente artistico tra simbolismo francese e mitteleuropeo, tra preraffaellismo e secessioni.

Il percorso artistico di Chini si intreccia quindi con quello di artisti come Auguste Rodin, Gustav Klimt, Max Klinger, Ferdinand Hodler, William de Morgan, Walter Crane, Aubrey Beardsley, Gaetano Previati, Giovanni Segantini, Odilon Redon, Ferdinand Khnopff, Félix Vallotton, Pierre Bonnard .

ORARI DI APERTURA

  • martedì > domenica 10.00 – 18.00

INFO

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