Alfabetizzazione informatica: l’Italia tra gli ultimi posti
Alfabetizzazione informatica – Digitalizzazione – Competenze digitali – ICT – EU27 – Unione Europea – Italia
Italia tra gli ultimi paesi in Europa per competenze digitali di base
Il 22 giugno 2023 l’Istat ha pubblicato gli esiti del rapporto riferito al 2021 sulle competenze digitali dei cittadini italiani.
Dal comunicato stampa dell’Istat si rileva che nel 2021 poco meno della metà delle persone di 16-74 anni residente in Italia ha competenze digitali almeno di base (45,7%).
Con questi dati il divario tra i diversi Paesi europei risulta piuttosto elevato e l’Italia occupa le ultime posizioni della graduatoria europea.
L’analisi dei dati segna chiaramente un profilo del nostro paese poco attrezzato ad affrontare le sfide internazionali del futuro. Questo in un momento in cui è richiesto invece un livello di formazione e una diffusione nell’utilizzo delle tecnologie più innovative sempre più elevato.
La alfabetizzazione informatica di base è caratterizzata da un forte divario di genere a favore degli uomini che, nel nostro Paese, è di 5,1 punti percentuali.
Va però sottolineato che fino ai 44 anni tale distanza si annulla e in alcuni casi si inverte di segno.
Nel nostro Paese è presente un forte gradiente tra Centro-Nord e Mezzogiorno, ad eccezione della Sardegna, che si attesta sul valore medio.
Le regioni dove l’alfabetizzazione informatica almeno di base è più diffusa sono il Lazio (52,9%), seguito dal Friuli-Venezia Giulia (52,3%) e dalla Provincia Autonoma di Trento (51,7%).
L’80,3% delle persone di 25-54 anni con un’istruzione terziaria possiede competenze digitali almeno di base, valore quasi in linea con quello medio dei 27 Paesi dell’Unione Europea/EU27 (83%). Questa quota invece cala al 25% per quelli con titolo di studio primario, con una distanza di circa 8 punti percentuali rispetto al valore medio EU27.
Nel 2021 le persone hanno competenze digitali più avanzate per e-skill legati ai domini della “Comunicazione e collaborazione” (75,8%) e dell’“Alfabetizzazione su informazioni e dati” (58,5%). Questo rispetto a quelli legati alla “Risoluzione di problemi” (47%), alla “Creazione di contenuti digitali” (41%) e alla “Sicurezza” (36%).
Le competenze digitali specialistiche interne alle imprese sono appannaggio di quelle con almeno 250 addetti (75,0%) e di quelle del settore ICT (64,1%).
Questo porta le Piccole e Medie Imprese/PMI italiane ad essere tra le prime in Europa a esternalizzare la gestione delle funzioni ICT (il 57,2% utilizza solo consulenti esterni).
Resta dunque basso il livello di digitalizzazione delle PMI italiane.