Una mostra che fa conoscere la straordinaria abilità di disegnatore di Fellini e il rapporto dei suoi disegni con i film.
Federico Fellini – Dal disegno al film
Noto a livello internazionale per essere uno dei più grandi registi nella storia del cinema Federico Fellini (1920–1993) è stato anche un instancabile disegnatore.
Egli infatti immaginava le scene, le angolature e i personaggi dei suoi film e fissare le proprie idee su carta usando pennarelli e penne a sfera sfruttando la sua abilità di disegnatore.
A questa abilità il Kusnthaus di Zurigo dedica una grande mostra dal titolo Federico Fellini. Dal disegno al film, che segue dui quasi quasi quarant’anni quella allestita nel 1984 con la collaborazione dello stesso Fellini.
Una mostra che, forte anche di molti prestiti provenienti da collezioni private, include circa 500 opere tra disegni, fotografie dal set e arredi scenici utilizzati durante le riprese, che evidenziano come il leggendario regista italiano sviluppasse graficamente le scene e i personaggi dei propri film.
Gran parte degli oggetti esposti è costituita da disegni della collezione zurighese di Jakob e Philipp Keel.
Molte anche le fotografie di scena, i costumi e gli oggetti di scena per lo più in bianco e nero, nonché ampi filmati e trailer che, attraverso la loro interazione con i disegni, fanno luce sul metodo di lavoro di Fellini.
Questi costumi, oggetti di scena, lettere di casting ed effetti personali provengono dalla Fondation Fellini pour le cinéma di Sion, dal Museo Fellini di Rimini, inaugurato nel 2021, e dai fondi privati del direttore Graziano Mandozzi.
Ma una mostra che presenta anche una propensione originale al disegno di un Fellini che mosse i primi passi come caricaturista e illustratore umoristico di quotidiani, con raffigurazioni marcatamente caricaturali, a volte persino grottesche.
Questa abilità permetteva a Fellini di tracciare i profili degli indimenticabili personaggi che popolano i suoi film.
I rapidi schizzi che creava lo aiutavano da un lato a studiare i caratteri fisici e psicologici dei protagonisti e dall’altro costituivano un utile strumento per illustrare le proprie visioni all’equipe cinematografica.