Doing deculturalization

Bolzano ospita fino al 3 novembre la mostra Doing Deculturalization

Doing deculturalization

BOLZANO – Museion
Piazza Piero Siena, 1 –  39100 Bolzano BZ
Fino al 3 novembre 2019

 

“Doing Deculturalization”, exhibition view. Museion, 2019. Foto: Luca Meneghel
“Doing Deculturalization”, exhibition view. Museion, 2019. Foto: Luca Meneghel

 

La mostra Doing Deculturalization

Bolzano ospita fino al 3 novembre la mostra Doing Deculturalization, un viaggio sul rapporto tra il movimento femminista italiano degli anni ‘70 e l’arte.

La mostra si ispira agli scritti della critica d’arte e teorica del femminismo Carla Lonzi (1931-1982).

 

La rivolta femminile

Lo scopo è stimolare una riflessione sul concetto di deculturizzazione, una rottura radicale nei confronti di una cultura dominata fino ad allora esclusivamente dall’uomo.

Un percorso espositivo che si sviluppa tra opere, installazioni e materiali d’archivio.

Si va dalla ricostruzione storica del periodo di Lonzi, un mondo che gravitava attorno alla rivista Rivolta Femminile.

Poi le artiste attive negli anni ’70-’80, per arrivare ai giorni nostri, con alcune delle esponenti più interessanti nel panorama artistico attuale.

 

Le artiste in mostra

Si possono incontrare in mostra opere di artiste affermate come

Carla Accardi, Rosa Panaro, Gina Pane, Ketty La Rocca, Marisa Merz.

Pur appartenenti a filoni artistici ben distinti, dal minimalismo alla video-art, esprimono il vuoto generato volutamente dalle artiste per creare una frattura e stabilire un prima e poi nella storia.

 

Time to Live (Moyra Davey 2014)

Tra le artiste emergenti oggi sono in evidenza Moyra Davey, con il suo Time to Live (2014).

Un collage di fotografie che l’artista piega a forma di busta e spedisce ad amici e conoscenti.

 

La rivoluzione lentissima (Margherita Morgantin 2016)

Margherita Morgantin con l’installazione La rivoluzione lentissima (2016) concepita per lo spazio della quarta vetrina della Libreria delle Donne di Milano.

 

Cooperativa Beato Angelico

C’è poi una selezione della documentazione della Cooperativa Beato Angelico, consultabile integralmente presso la Casa Internazionale delle Donne a Roma.
Racconta la presa di coscienza da parte delle undici fondatrici che gestirono lo spazio espositivo di via del Beato Angelico.

 

ORARI
Da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Giovedì chiusura ore 22.00
Lunedì chiuso


INFO
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