Milano, città chiave dello storico movimento artistico italiano, propone una serie di mostre dedicate al Divisionismo. La prima affronta il tema della luce.
DIVISIONISMO. 2 COLLEZIONI
Milano è stata una città chiave per il Divisionismo: a Milano hanno studiato molti artisti del movimento, molti di loro trovarono ispirazione per opere di denuncia sociale, qui esposero per la prima volta alla Triennale di Brera del 1891.
Milano vuole valorizzare questo importante movimento che ha caratterizzato l’arte italiana a cavallo tra Otto e Novecento con una mostra che ricava le opere da due collezioni.
L’esposizione intende illustrare i tratti caratterizzanti l’esperienza divisionista, i suoi protagonisti e gli artisti, attraverso trenta opere, presenti nelle collezioni della GAM e della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, allestite in cinque sale della sede museale milanese.
Tra gli artisti in mostra, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Giulio Branca, Luigi Conconi, Tranquillo Cremona, Carlo Fornara, Giuseppe Grandi, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati, Attilio Pusterla, Daniele Ranzoni, Giovanni Segantini, Giovanni Sottocornola, Paolo Troubetzkoy.
La mostra si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative dedicate all’approfondimento di tre tematiche: luce, materia, spazio e suono, volte a dimostrare l’importanza degli artisti presenti nelle collezioni di GAM nell’ambito di alcuni snodi cruciali dell’evoluzione artistica otto e novecentesca.
Il primo appuntamento sarà dedicato al tema della luce, indagato attraverso alcuni capolavori divisionisti del museo messi a confronto con una scelta mirata di opere provenienti dalla straordinaria raccolta della Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.