Il lavoro è la prima religione di Omar Galliani; il disegno è il suo mantra, la sua pietra filosofale per l’immortalità.
Omar Galliani, Il disegno non ha tempo
Il Museo MARCA di Catanzaro ospita la grande personale di Omar Galliani “Il disegno non ha tempo”, a cura di Vera Agosti, dal 9 ottobre al 31 dicembre 2021.
La frase emblematica, scelta per il titolo dell’esposizione, sottolinea l’eternità del disegno, data dalla forza dell’opera.
Omar Galliani (1954) è un maestro della pratica artistica, conosciuto a livello internazionale, che vanta in particolare mostre in Cina e in Russia.
Il suo disegno affonda le radici in quello rinascimentale – Leonardo da Vinci –, ma non solo.
Il dialogo con gli antichi maestri è fatto di amore, studio e confronto.
Il disegno di Omar Galliani non è bozzetto o prova preparatoria, ma lavoro a sé stante, che nobilita l’arte del disegno.
Anche per questo, l’autore inventa il suo disegno “infinitissimo”, dilatando al massimo le dimensioni, con pezzi che diventano monumentali.
Si guarda ad artisti della contemporaneità, come Gino De Dominicis, Robert Longo, Troy Brauntuch, ma anche alle suggestioni della moda, del cinema (Michelangelo Antonioni, Wim Wenders, Robert Altman).
E ancora i viaggi intorno al mondo, in particolare in Asia, che contaminano il suo immaginario e la quotidianità, con gli incontri casuali, i volti incrociati di sfuggita. La componente concettuale è sempre presente, più o meno velata.
Il disegno ha un suo tempo di esecuzione che per l’artista si traduce in giorni e giorni, ore e ore di fatica. La pressione sanguigna modifica il segno, si imprime sul foglio di carta o sulla tavola di pioppo.
Il lavoro è la prima religione di Omar Galliani; il disegno è il suo mantra, la sua pietra filosofale per l’immortalità.
Il percorso della mostra parla dei grandi temi dell’uomo: la natura, la vita, l’arte, la pandemia, la morte, la santità, il tutto giocato in particolare sul bianco candido della tavola di pioppo e il nero scintillante e misterioso della grafite.