L’arte come poesia collettiva nell’opera dell’artista filippino David Medalla.
DAVID MEDALLA: Parables of Friendship
Il 9 aprile Museion ospita una mostra retrospettiva dell’artista, poeta e attivista filippino DAVID MEDALLA (Manila 1942-Manila 2020).
David Medalla: Parables of Friendship è la prima grande mostra internazionale dedicata all’opera dell’artista, dopo la sua improvvisa scomparsa che racconta l’eredità vitale, lo spirito, l’energia e la radicalità della pratica dell’artista.
Museion espone molti lavori inediti e alcune opere fragili, restaurate per l’occasione e presentate al pubblico per la prima volta, in una mostra che si preannuncia essere una pietra miliare per lo studio del lavoro di questo grande ed eclettico artista.
Sono esposti disegni, dipinti, collage, sculture, neon, opere di arte cinetica, partecipativa e performance realizzati in oltre settant’anni di carriera: accanto a importanti prestiti e nuove commissioni.
L’opera di Medalla, caratterizzata da un’assoluta libertà di espressione, esplora le possibilità di scambio e intersezione tra arte e vita, mixando grandi temi del presente come l’ecologia, l’identità culturale, la sessualità, l’etica del lavoro, senza mai preoccuparsi delle compartimentazioni attuate dalla società.
Dandy e viaggiatore, dopo essere arrivato a Marsiglia da Manila, già negli anni Sessanta Medalla ha vissuto a Londra, Parigi, Venezia, Berlino, New York e ancora a Manila, portando le esperienze di viaggio e di transizione all’interno del suo lavoro, spesso effimero e deperibile perché realizzato con materiali trovati, a ulteriore riprova della natura libera della sua pratica.
Medalla ha respirato l’arte e la letteratura europea del XIX e XX secolo, diventando una figura attiva nell’ambiente culturale e artistico in particolare inglese.
Come suggerisce il titolo, Parables of Friendship comprende ugualmente impegno sociale e trascendenza, le due caratteristiche principali della pratica di Medalla, nella cui opera si riflettono paradossi e traumi che sono parte dell’identità culturale, identità che per lui resta un processo multi-temporale e multidirezionale.
La mostra, a cura di Steven Cairns e Fatima Hellberg, è stata realizzata con il Bonner Kunstverein in collaborazione con il David Medalla Archive, Berlino.